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Il bilancio sociale 2015 della Regione

Il Bilancio sociale 2015 della Regione Piemonte è stato presentato nel corso di un convegno svoltosi l’11 novembre a Palazzo Lascaris.

L’obiettivo del documento, come ha ricordato il vicepresidente della Regione, è rendere comprensibili ai cittadini i documenti che segnano l’attività dell’ente, consentendo anche di poter svolgere il ruolo di controllo che ognuno ha il diritto di esercitare. Il grosso sforzo compiuto, ha poi sottolineato il vicepresidente, è stato quello di garantire la spesa sui capitoli ritenuti fondamentali, a partire dalle politiche sociali, cercando però anche di restituire alla Regione un ruolo negli investimenti, partendo da una situazione che presentava al 1° gennaio 2015 un disavanzo di 3 miliardi e 450 milioni di euro ed al 1° gennaio 2016 un debito di 10 miliardi e 392 milioni, che significa dover pagare rate di 200 milioni l'anno sul primo fronte e di 555 milioni l'anno sul secondo, restringendo le possibilità di manovra.

Il presidente del Consiglio regionale ha evidenziato come sia diritto e dovere dei cittadini capire quali scelte sono state fatte in ambito politico e con quali risorse, e il Bilancio sociale risponde proprio a questa esigenza di trasparenza e condivisione.

Nel dettaglio, sfogliare il Bilancio sociale permette di verificare quanto è stato realizzato per ogni area di governo, sia analizzando i dati numerici del Rendiconto economico, sia approfondendone i contenuti tematici attraverso la narrazione, ambito per ambito, fornita dalla Relazione sociale. Così, viene illustrato l’intero processo che parte dalla definizione degli obiettivi, passa attraverso la valutazione delle risorse economiche messe a disposizione e termina con la disamina di come gli stessi obiettivi siano stati realizzati dalle strutture regionali e di quale sia stato l’impatto sul territorio e sulla comunità.

Per facilitare la lettura il Bilancio sociale si è integrato strettamente con altri strumenti di comunicazione quali il “Bilancio in breve” e il “Rendiconto semplificato per il cittadino”, che per la Regione non rappresentano un puro adempimento alla normativa vigente, ma le tappe di un percorso di partecipazione e di dialogo con i piemontesi.

In sintesi:
- ottimi i risultati sul recupero dell’evasione fiscale: 105 milioni tra Irap, Irpef e bollo auto, un risultato rilevante cui bisogna sommare i 90 milioni recuperati finora nel 2016, a testimonianza del grande impegno dell’amministrazione regionale su questo fronte;
- interessanti i dati sulla sanità: nel 2015 sono stati impegnati 8,422 miliardi, approvati i bilanci delle aziende sanitarie del 2012, 2013 e 2014, assunte oltre 1500 persone in deroga al blocco del turn over, attuato il riordino della rete ospedaliera, potenziata la rete territoriale, creati più di 1.300 posti letto di continuità assistenziale a valenza sanitaria, proprio per dare una risposta ai soggetti più fragili e senza un supporto domiciliare adeguato;
- ai 53 enti gestori dei servizi socio-assistenziali sono state trasferite risorse per 44,6 milioni, gli utenti dei cosiddetti “servizi sociali”, finanziati dalla Regione con risorse proprie e trasferite dallo Stato, sono stati 263.423 nel 2014, dei quali il 25% minori, il 46% adulti e il 29% anziani;
- la Regione nel 2015 ha garantito gli interventi socio-sanitari a sostegno della domiciliarità a favore degli anziani non autosufficienti e delle famiglie che se ne fanno carico erogando circa 31 milioni di euro, più di 14mila persone disabili sono state prese in carico dai servizi (di cui 4.249 nei residenziali, 3.834 nei semi residenziali, 3.849 nei domiciliari e 2.423 nell’educativa territoriale), la spesa nel settore è stata di 13,5 milioni;
- importanti anche gli impegni sull’istruzione: circa 11 milioni agli assegni di studio, 8,3 all’assistenza scolastica, 17,3 per il diritto allo studio universitario, che hanno permesso di erogare quasi 7.000 borse di studio, 12 milioni agli enti locali per la manutenzione degli edifici scolastici, tramite mutuo sono stati recuperati 65 milioni per gli interventi di edilizia scolastica dei prossimi anni, 19 milioni sono andati alla costruzione di nuove scuole innovative;
- grande impegno anche per l’economia piemontese, quasi 300 milioni: 71,55 allo sviluppo economico e competitività, 21,68 milioni al turismo, 140 per le politiche per il lavoro e la formazione professionale, 58,24 milioni all’agricoltura, alle politiche agroalimentari e alla pesca, 4,26 milioni all’energia e della diversificazione delle fonti energetiche.
- toccati anche tutti gli altri temi oggetto dell’azione amministrativa, come politiche culturali, urbanistiche, per la casa, i giovani, lo sport e l’ambiente.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.