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Al Piemonte la medaglia d'oro al Merito civile per la Resistenza

Lasciato il Teatro Carignano, dove ha preso parte all'inaugurazione di Terra Madre, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato in Consiglio regionale per conferire la medaglia d'oro al Merito civile alla Regione Piemonte per gli esempi di solidarietà umana mostrati dalla popolazione piemontese all'epoca della guerra di Liberazione. Ad accoglierlo i presidenti della Regione, Sergio Chiamparino, e del Consiglio, Mauro Laus.

La motivazione recita: “Le comunità dell'attuale Regione Piemonte, nella loro profonda fede in un'Italia libera e democratica, sconvolte dalle feroci rappresaglie dell'oppressione nazi-fascista, con indomito spirito patriottico contribuirono, offrendo numerosi esempi di generoso spirito di solidarietà umana, alle vicende che, in particolare dopo l'8 settembre 1943, portarono alla liberazione e alla ricostruzione di quel territorio. Fulgido esempio di lotta comune, orientata alla conquista della libertà e della democrazia. 1943 - 1945 Regione Piemonte”.

La cerimonia è stata aperta da Laus, che ha sottolineato come “la lotta di Liberazione è divenuta subito lotta di popolo dove tanti, pur nelle diversità di censo, fede politica e religiosa, scelsero di battersi per riscattare l’onore offeso della Patria e riguadagnare la Libertà. Il riconoscimento che oggi ci viene conferito è un valore di tutti e per tutti. Ed è importante che se ne comprenda il senso profondo e lo si faccia nostro. Ecco perché l’esercizio della memoria storica deve, innanzitutto, espletare un compito fondamentale: quello di mantenere viva la memoria di quegli anni terribili, il ricordo di chi ha lottato per dare al Paese e alle generazioni future una speranza”.

Sono poi intervenuti Nino Boeti, presidente del Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, Claudio Dellavalle, presidente dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino, e Sergio Chiamparino.

“La medaglia d'oro al Merito civile al gonfalone della Regione Piemonte è una testimonianza incontrovertibile del valore della nostra gente, valore che viene giustamente riconosciuto - ha dichiarato Chiamparino - E' un riconoscimento di cui siamo profondamente onorati e, lo dico a nome di tutte le popolazioni del Piemonte che il gonfalone della Regione simbolicamente rappresenta: luoghi come Boves, Montoso, Fondo Toce, Colle del Lys, il poligono del Martinetto a Torino, Caluso, il Pian del Lot, la Valsesia, il Canavese, le valli dell'Ossola, o momenti come gli scioperi del marzo '43 alla Fiat di Torino segnano e ci ricordano i sacrifici e il sangue versato dalla popolazione piemontese per contribuire alla liberazione nazionale. Ma questo elenco, pur così denso di echi storici, non basta certo a riassumere l'insieme dei sacrifici sofferti dalla nostra gente in quegli anni di guerra, e dell'impegno con cui ha combattuto per contribuire a isolare sempre di più l'invasore nazista e il governo fantoccio di Benito Mussolini. Perché - ha evidenziato - sarebbe sbagliato pensare ai venti mesi di lotta di liberazione solo come vicenda militare: furono invece una grande esperienza umana, fatta di donne e uomini, una popolazione eterogenea che nel suo schierarsi contro la guerra e il fascismo costruì giorno per giorno il nucleo della nostra democrazia. E così, emblematicamente, ricordo che quando le truppe alleate sono arrivate a Torino la città era già libera, con i suoi organi di polizia attivi e con i servizi essenziali ai cittadini in funzione. Desidero quindi ringraziare il presidente Mattarella per la sua presenza, e soprattutto lo ringrazio perché credo di non essere lontano dal vero nel ritenere che ci sia stato un suo impegno diretto nella risposta positiva al lavoro fatto dal Comitato regionale per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, presieduto da Nino Boeti".

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Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.