Il presidente della Regione ha presenziato a Varallo Sesia alla cerimonia per il 71° anniversario della Liberazione, che h avauto come ospite d'eccezione il presidente della Repubblica.
Nel discorso letto nel Teatro Civico il capo dello Stato ha sostenuto che è sul 25 Aprile che si fonda anzitutto la Repubblica ed ha ricordato che proprio sulle montagne della Valsesia si è creata la prima “zona libera”, anello di quelle Repubbliche partigiane che hanno segnato la volontà di riscatto del popolo italiano; vere e proprie radici della scelta che il voto del 2 giugno 1946 avrebbe sancito seguendo un filo che segna il legame tra la Resistenza e il nuovo carattere dell'Italia democratica.
Il presidente della Repubblica ha quindi voluto mettere in evidenza che, in un'Italia che aveva perso l'unità, aveva visto sfumare la propria indipendenza e che era devastata dalla guerra nelle sue macerie materiali e sfregiata da vent'anni di dittatura fascista, si levarono le coscienze limpide del Paese, i patrioti antifascisti da cui convinzioni e dai cui comportamenti nacque la Repubblica. Per questo motivo, ha concluso il presidente, il 25 Aprile è motivo di festa per la rifondata identità italiana ed europea, per fare memoria della insurrezione generale proclamata dal Comitato nazionale di Liberazione Alta Italia, che portò a scacciare il nemico dalle principali città del Nord. Una storia che conferma che è possibile dire no alla sopraffazione, alla violenza della guerra e del conflitto e che ancora oggi deve insegnare ai giovani che esistono grandi ideali e sogni da realizzare per cui vale la pena battersi e che vi sono buone cause da far trionfare. 25 aprile: Mattarella commemora partigiani uccisi a Rassa
Il presidente della Regione ha poi accompagnato il capo dello Stato a Rassa per rendere omaggio alla lapide che ricorda 18 partigiani fucilati dai nazisti nel cimitero del paese. Al termine si è detto affettuosamente grato al capo dello Stato ed orgoglioso che egli abbia voluto essere in Piemonte per festeggiare questo 25 aprile. Inoltre è rimasto affascinato dalla bellezza di Rassa e dalla capacità di accoglienza della sua gente, tanto da giudicarlo un esempio da tenere presente come esperienza per l'orientamento politico del recupero dei tanti borghi alpini.