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La sentenza sulle firme false è un punto fermo

"La sentenza del Tar ha messo un punto fermo": è stato netto il presidente Sergio Chiamparino rispondendo il 5 aprile in Consiglio regionale ad una richiesta di comunicazioni del Movimento 5 Stelle sulla vicenda delle presunte firme false alle ultime elezioni regionali.

"Essendo stata conclamata la correttezza formale della mia candidatura e della mia elezione - ha ribadito Chiamparino - non vedo problemi politici. E se in futuro dovessero essercene li affronteremo. C'è poi un processo ancora aperto su querela di parte, sul quale non sono in grado di dire molto".

"Vorrei sentire un esponente del Movimento 5 Stelle - ha aggiunto Chiamparino - dire che la legittimità formale della mia candidatura ed elezione è conclamata. Perché finora non ho trovato un solo cittadino che mi abbia posto il problema che mi ponete voi. Eppure statisticamente fra le tante persone che incontro, ce ne saranno anche alcune che hanno votato il vostro partito o un altro dell'opposizione. Questa amministrazione ha la legittimità per andare avanti senza alcun dubbio, nella nostra azione politica e amministrativa non ci sono incertezze".

"Da questo dibattito - ha concluso il presidente - emerge comunque un elemento positivo: rilancio di qui il nostro impegno per mettere mano a una nuova legge elettorale regionale".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.