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Il rendiconto 2015 della Regione

La Giunta regionale ha approvato nella seduta del 4 aprile il rendiconto di bilancio 2015. Il documento, che sarà ora inviato alla Corte dei Conti, garantirà di poter mantenere anche per il 2017 e il 2018 il livello di spesa di quest'anno, senza ricorrere a nuova tassazione.

“Il rendiconto 2015 - annota il vicecepresidente e assessore al Bilancio Aldo Reschigna - prevede un avanzo vincolato di 431.596.168,72 euro, in grado di coprire abbondantemente le quote di disavanzo finanziario previste per gli anni 2016-2018, pari a 126.419.004,38 euro annui. Resta a disposizione un avanzo di 286.947.210 euro, in grado di permettere anche nel 2017 e 2018 di mantenere la spesa al livello del 2016, superando i differenziali precedentemente emersi tra le risorse a disposizione nell'anno in corso, anche per entrate eccezionali, e quelle prevedibili negli anni successivi. Le maggiori risorse a disposizione - ricorda - derivano dalla modifica di un principio di contabilità contenuto nel decreto legislativo 118 che ha comportato l'iscrizione nell'esercizio 2015 per competenza di accertamenti per manovre fiscali per un importo superiore a 491 milioni".

Secondo Reschigna “tale situazione ci permette, pur in un quadro di grande difficoltà, di poter garantire per altri due anni a livello 2016 le risorse per le politiche perseguite dalla Giunta, a partire dalle quelle sociali, dell'istruzione, dell'innovazione, del diritto allo studio, del sostegno allo sviluppo. Il tutto, senza aumentare la pressione fiscale".

Nel rendiconto 2015 è stato anche iscritto un fondo residui perenti (28.983.087,62 euro) su stanziamenti statali ed europei che opera sui bandi per le Atc e su quelli per imprese private e cooperative, sulla difesa del suolo, sui danni alluvionali, nel settore dei trasporti. Si tratta di trasferimenti statali andati in estinzione rispetto ai quali esistono però obbligazioni di spesa parte della Regione. La loro iscrizione, sottolinea Reschigna, è "la conferma che questa l'amministrazione si sta facendo carico di una pesante eredità".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.