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Il Piemonte vuole essere più protagonista in Eusalp

Il Piemonte intende essere più incisivo nell'ambito di Eusalp, la Strategia europea per la macroregione alpina che abbraccia 7 Stati, 48 Regioni e oltre 80 milioni di cittadini. A ribadirlo, durante una seduta straordinaria aperta del Consiglio regionale dedicata a questo tema, alcuni fra i protagonisti delle politiche che saranno messe in campo nei prossimi anni.

Le tematiche principali sono state illustrate dall'europarlamentare Mercedes Bresso, le richieste più puntuali sono arrivate dai presidenti nazionale e regionale dell'Uncem, Enrico Borghi e Lido Riba. Ma innumerevoli sono stati anche gli interventi di parlamentari europei, consiglieri regionali, esponenti politici e personalità esperte della materia (rappresentanti dell’Istituto universitario di Studi europei, della Federazione regionale del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, dell’Istituto di ricerche economiche e statistiche, dell’Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani.

Rispondendo alle sollecitazioni emerse dal dibattito, il presidente Sergio Chiamparino ha elencato quelli che ritiene i tre nodi da sciogliere perché il Piemonte possa essere più protagonista nella strategia europea per l'area alpina: “E’ necessario riprendere l'iniziativa del Nord-Ovest per riequilibrare il peso dell'area germanofona che rischia di marginalizzare l'Europa mediterranea, agire per rafforzare il sistema delle autonomie locali a fronte della ri-centralizzazione degli ultimi anni, e far pesare di più l'idea di un'Europa capace di accoglienza rigorosa. Perché vogliamo pesare di più nella programmazione europea, e vogliamo farlo anche facendo pesare di più la nostra idea di un'Europa libera, nella quale circolano non solo le merci ma anche le persone”.

Chiamparino ha poi ricordato che Eusalp si basa su tre vincoli: "No a nuovi fondi, no a nuove leggi e no a nuove istituzioni", per cui si tratta in sostanza di "fare squadra per spendere meglio i soldi. Le montagne hanno il ruolo fondamentale di cerniera, dividono e uniscono. In qualche caso è necessario scavare dei tunnel per migliorare i collegamenti, e anche investire sulle comunicazioni immateriali. Serve una programmazione per superare la logica che ogni settore ha il suo pezzettino da gestire”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.