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Approvato il bilancio

Il Consiglio regionale ha approvato nella serata del 31 marzo il bilancio di previsione 2016 e quello pluriennale 2016-2018. Si tratta dei primi documenti che hanno come riferimento il decreto legislativo n.118, che obbliga a garantire l’equilibrio contabile.
Il bilancio pareggia per quest’anno su 19.696.407.258,55 euro in termini di competenza e 14.322.648.430,83 euro in termini di cassa, per il 2017 su 18.572.943.661,23 euro in termini di competenza e per il 2018 prevede entrate e spese in termini di competenza per 18.169.397.710,49 euro. L’83% è assorbito dalla sanità.

Rispetto al testo inizialmente presentato, un maxiemendamento della Giunta ha portato alcuni spostamenti di risorse. Fra i più salienti, 12 milioni in più sulla formazione professionale, un milione in più sul fondo per sostenere le morosità incolpevoli, e un altro milione aggiuntivo per risarcire gli agricoltori danneggiati dal coleottero Popillia japonica che ha colpito soprattutto il Parco del Ticino, 700mila euro in più rispettivamente per la cultura e per l'Ipla, 150mila per il sostegno della legge contro la violenza di genere.

Come aveva rilevato in apertura di discussione il vicepresidente della Regione ed assessore al Bilancio, Aldo Reschigna, “affrontiamo questo 2016 con disavanzi per più di 3 miliardi di euro. Abbiamo il livello di indebitamento più alto della storia della Regione: 10 miliardi alla fine del 2015. Questo debito complessivo calerà e a fine legislatura arriverà a 8,8 miliardi, perché ci faremo carico di restituire oltre 1,2 miliardi in cinque anni. Non siamo ancora in condizione di equilibrio, la nostra capacità di spesa per il 2016 è ancora legata a entrate straordinarie. La normalità ci sarà quando l’equilibrio sarà garantito da entrate ordinarie”.

Il presidente Sergio Chiamparino, parlando in aula poco prima del voto finale, ha commentato che “con questo bilancio si comincia a intravedere la luce in fondo al tunnel, e non è il treno che viene in senso contrario. La luce che vedo permetterà di restituire a questa istituzione la nobile capacità di essere utile alla comunità piemontese. Se saremo estremamente rigorosi nel rispettare le impostazioni date, raggiungeremo l'obiettivo alla fine della legislatura. Noi diciamo che fino al 2018, cioè fino alla conclusione della legislatura, la Regione è in grado di garantire la copertura dei disavanzi, delle spese previste per il 2016 ed anche di creare un qualche ragionevole polmone per far fronte a eventuali future emergenze. Se penso a quando un anno e mezzo fa eravamo alla Corte dei Conti, sarei tentato di usare la parola miracolo".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.