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Inaugurato il Centro regionale Parkinson

Inaugurato il 3 febbraio nell'ospedale Molinette di Torino il nuovo Centro regionale per il Parkinson, seconda patologia neurodegenerativa per numero di pazienti dopo l'Alzheimer, che in Piemonte colpisce 15-20.000 persone, uomini in percentuale quasi doppia rispetto alle donne. L'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ho colto l'occasione per annunciare che “entro marzo daremo attuazione in Piemonte al piano di cronicità nazionale. È ora di affrontare i temi della cronicità in modo sistematico, mettendo insieme le grandi eccellenze della sanità piemontese con una rete di assistenza sul territorio: non possiamo lasciare sole le famiglie al di fuori degli ospedali”.

Il Piano nazionale cronicità prevede proprio l'istituzione di centri altamente specializzati per la cura di malattie come il Parkinson. "Su questo punto il Piemonte è all'avanguardia nazionale - ha detto Saitta - Il nuovo Centro di riferimento, istituito in via ufficiale da una delibera approvata lunedì scorso dalla Giunta regionale, avrà l’obiettivo di ottimizzare il percorso diagnostico e migliorare la sinergia con gli ambulatori, offrendo un servizio migliore a pazienti e famiglie. Verrà affiancato da una vera rete che si occuperà della presa in carico delle persone in tutte le fasi della malattia”.

Alle Molinette alla fine degli anni '80 era stato aperto il primo ambulatorio per il Parkinson d'Italia, diventato poi centro per la ricerca e la cura della malattia, che oggi si occupa stabilmente di 1.500 pazienti. Il riconoscimento di centro di riferimento regionale attiverà un meccanismo di messa in rete con le altre realtà del territorio, migliorando l'assistenza ai malati, e soprattutto creerà le condizioni tecniche per attrarre più fondi destinati alla ricerca e ai progetti sperimentali.

“Siamo quindi nelle migliori condizioni per dare attuazione a questa grande novità, che guarda a una realtà nella quale, con l'allungamento della vita, la cura e l'assistenza dei pazienti cronici assume sempre maggiore rilevanza - ha proseguito Saitta - E' una novità che richiede un cambiamento della nostra organizzazione, nel modo di mettere insieme la ricerca e l'ospedale con il territorio e l'assistenza dei pazienti".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.