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Il nuovo 112 parte dalla provincia di Cuneo

Dalle 10 del 31 gennaio è operativo per la provincia di Cuneo il numero unico europeo per le emergenze 112: chi chiama il 118 o il 115 viene automaticamente dirottato al nuovo numero. Nei prossimi giorni sarà operativo anche per il 113.

La centrale operativa del nuovo servizio è a Saluzzo, da dove 32 addetti telefonici rispondono a turno al centralino. "E' un'innovazione che ci porta direttamente in Europa - ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, nel corso dell’inaugurazione - Un passo a suo modo storico, di cui noi piemontesi dobbiamo essere orgogliosi. L'adeguamento alla direttiva europea, in questo momento, rappresenta un segnale importante, non solo dal punto di vista pratico e operativo, ma anche dal punto di vista politico".

Nei prossimi mesi il 112 sarà attivo in tutto il Piemonte, terza Regione ad adottarlo dopo Lombardia e Lazio. Saluzzo gestirà le emergenze per sette province (Cuneo, Asti, Alessandria, Biella, Novara, Verbania e Vercelli), mentre una seconda centrale operativa a Torino gestirà il territorio della provincia e la Valle d'Aosta. 

Per l'utente non cambia nulla. Con poche domande mirate l'operatore ottiene in pochi secondi una serie di dati necessari a "dirottare" l'emergenza all'organo competente (operatore medico, vigili del fuoco, carabinieri, polizia, guardia di finanza). Il numero unico porta con sé importanti innovazioni tecnologiche e pratiche: è accessibile ai disabili, tramite app, messaggi e presto attraverso i social network, e più facilmente accessibile agli stranieri grazie ad un servizio di interpretariato in dodici lingue.

"E'un servizio che saprà dare risposte veloci e adeguate, che migliora ciò che già c'era portando ulteriori facilitazioni e benefici al cittadino”, ha aggiunto Saitta, che ha espresso particolare apprezzamento per il servizio di interpretariato perché “attraverso un'interconnessione a quattro tra utente, centralino 112, forze dell'ordine e interprete offre un importante segnale di inclusione sociale, la dimostrazione che la nostra è una società aperta, europea".

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Author Piero Mora Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.