Regione Piemonte - Piemonteinforma

Donazione e trapianto di organi, il Piemonte torna in vetta

Il Piemonte è un’eccellenza nel campo dei trapianti, con strutture come quelle dirette da Mauro Salizzoni e Mauro Rinaldi che sono all’avanguardia in Italia ed in Europa per qualità e quantità degli interventi. Negli ultimi tempi, nella Città della Salute e della Scienza di Torino sono stati effettuati due interventi eccezionali: la scorsa settimana, per la prima volta al mondo, è stato trapiantato un rene al posto della milza con una tecnica innovativa e rivoluzionaria su una bimba che dalla nascita non ha potuto bere ed urinare; pochi giorni prima, per la prima volta in Italia e la seconda al mondo, un polmone donato è stato guarito con una particolare tecnica per poi essere trapiantato con successo su una donna.

Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, Antonio Amoroso, direttore del Centro regionale trapianti, Pier Paolo Donadio, del Coordinamento regionale Donazioni e prelievi di organi, ed il presidente di Federsanità Anci Piemonte, Gianpaolo Zanetta, hanno fatto il 19 dicembre il punto della situazione e ribadito l’esigenza di promuovere la cultura della donazione degli organi. Erano presenti Mauro Salizzoni, Mauro Rinaldi e Luigi Biancone dell’Università di Torino, il cui studio sui trapianti di rene sugli anziani eseguiti alle Molinette è appena uscito sulla più prestigiosa rivista scientifica nefrologica americana (Clinical Journal of the American Society of Nephrology) ed ha ricevuto anche un importante riscontro mediatico negli Stati Uniti con le interviste su New York Times, Cnn e Khn.

"È innegabile, siamo di fronte a una assoluta eccellenza nazionale e internazionale, e sono le cronache a raccontarci i successi quasi quotidiani della trapiantistica torinese - ha affermato Chiamparino - Ma oltre a questo aspetto, di cui possiamo essere solo grati testimoni, vogliamo sottolineare l'impegno della Regione nel Coordinamento regionale Donazioni e prelievi di organi, il cui lavoro ha permesso negli ultimi due anni di invertire una tendenza negativa e riportare il Piemonte alle prime posizioni fra le regioni più sensibili al tema dei trapianti, anche dal punto di vista della cultura diffusa tra i nostri cittadini".

Il 2016 ha infatti visto il Piemonte ritornare tra le regioni capofila in Italia sia per le donazioni che per i trapianti. I dati relativi alle donazioni, presentati da Donadio, hanno evidenziato un netto incremento rispetto al 2015, riportandoci su valori medi storici e ben al di sopra della media nazionale. Ancora molto impegno deve essere profuso per ridurre il numero delle opposizioni. Amoroso ha sottolineato come, grazie all’incremento dei donatori, nel 2016 si è assistito ad una ripresa dell’attività di trapianto: infatti, al 30 novembre 2016 erano già stati superati quelli eseguiti nel 2015 (340 rispetto ai 298 dell'intero anno preedente). In particolare, a fine novembre 2016 erano stati effettuati 174 trapianti di rene, 124 di fegato, 21 di cuore, 21 di polmone e 2 di pancreas. Grazie a questo incremento, che si attesta a circa 25% in più rispetto al 2015, il numero di pazienti in attesa di trapianto non è ulteriormente aumentato, per la prima volta rispetto all’ultimo periodo. In particolare, con l’attività degli ultimi 11 mesi è stato possibile superare, dall’inizio dell’attività trapiantologica piemontese, gli 8000 trapianti: 8145 trapianti, con i quali sono stati trapiantati 8560 organi.

Per l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, “l’ottimo risultato delle donazioni di organi e dei trapianti nel 2016 è anche dovuto all’impulso dato dalla Giunta regionale che lo ha inserito tra gli obiettivi indicati ai direttori generali delle aziende sanitarie. Questo fattore, unito alla riconosciuta eccellenza dei professionisti che operano nelle strutture della nostra regione, contribuisce al positivo risultato presentato oggi. Dobbiamo proseguire con lo stesso impegno anche nei prossimi anni”.

Molto positivo è anche l’andamento delle dichiarazioni di volontà dei cittadini raccolte presso gli Uffici anagrafe nell’ambito dell’iniziativa di adeguamento normativo “Una scelta in Comune” portata avanti dal Coordinamento regionale donazioni e prelievi di organi. Ad oggi sono 143 i Comuni piemontesi che hanno già dato la loro adesione, 23 quelli abilitati ma non attivi, 255 quelli in fase di abilitazione e 55 quelli in fase iniziale.

Il presidente di Federsanità Anci ha presentato i risultati iniziali del progetto V.A.R.I.An.D.O. (Valutazione Antropologica Registrazione In Anagrafe Donazione Organi) proposto dal CRP e frutto della collaborazione di Federsanità ANCI Piemonte, Città della Salute e della Scienza e Università degli Studi di Torino.

Approfondimenti

Author Piero Mora Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.