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Buone notizie per la sanità alessandrina

L'assessore regionale alla Sanità ha visitato il 19 novembre a Castellazzo Bormida, insieme al presidente della IV Commissione Sanità del Consiglio regionale, due esempi di assistenza territoriale molto positivi e da portare a modello: la sede di Castellazzo Soccorso, con i suoi 120 volontari, 9 dipendenti ed un parco mezzi di primissimo livello di ambulanze ed automediche (anche elettriche); la Casa della salute, dove quattro medici di famiglia si prendono cura dei pazienti e trovano sede l'Avis, il consorzio socio-assistenziale ed alcuni ambulatori specialistici. L'assessore ha avuto parole di elogio per una struttura che entra a pieno titolo nella rete di assistenza territoriale e che risulta essere tra le più storiche del Piemonte, essendo attiva fin dal 1984. Resta da valutare l'ipotesi di inserire anche la guardia medica.

Successivamente l'assessore è andato ad Ovada, dove con consiglieri regionali, parlamentari ed amministratori comunali ha visitato un ospedale che definire “di area disagiata” è certamente riduttivo, in quanto si tratta di una realtà che fornisce alla popolazione del del basso Piemonte servizi e prestazioni di ottimo livello, spesso anche di eccellenza, senza dimenticare che è considerato punto di riferimento anche per la popolazione ligure, producendo mobilità attiva. Con i presenti, il personale della struttura e le associazioni di volontariato ha voluto condividere le notizie positive sul futuro dell’ospedale, il cui mantenimento non è mai stato in discussione e il cui rafforzamento vede la Regione impegnata ad attuare la programmazione impostata non solo sul disegno della rete ospedaliera piemontese, ma anche sull'integrazione con la rete di assistenza territoriale. La prima buona notizia è che il 1° dicembre prenderà servizio al pronto soccorso il quarto medico, mentre sempre a dicembre sarà attivata la procedura del bando per il primario di Lungodegenza. Con il sindaco l'assessore ha concordato sulla necessità di nuovi progetti che consentano alla popolazione anziana con problemi cronici di essere assistita sul territorio, magari a domicilio, incrementando o sperimentando servizi infermieristici sempre più indispensabili per dare risposte nuove ai bisogni di salute della popolazione per superare anche i problemi legati al trasporto pubblico.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.