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L’accorpamento delle Asl è la prossima sfida

Il presidente della Regione è intervenuto durante il dibattito sui direttori generali delle aziende sanitarie tenutosi il 9 novembre in Consiglio regionale per sostenere che un ragionevole accorpamento delle asl del Piemonte è la sfida con la quale Consiglio e Giunta dovranno misurarsi insieme, con le modalità che saranno decise.

Ha poi sostenuto che la Giunta è del tutto consapevole delle criticità ancora da affrontare nel campo della sanità, a partire dalle liste d'attesa, il cui abbattimento non a caso è l'obiettivo prioritario che assegnato ai direttori generali. Ciò nonostante, il Piemonte è inserito per qualità delle prestazioni fra le tre Regioni top in Italia, davanti anche alla Lombardia.

Infine, il presidente ha dichiarato che c'è la necessità di un investimento significativo sul fronte del personale della sanità, che può essere effettuato dopo l’uscita dal piano di rientro. A questo proposito sono state inviate proposte al tavolo ministeriale, e si può dire che la trattativa è fasi finali. Ci sono comunque un miliardo e 500 milioni di euro che vanno restituiti dal bilancio della Regione alla sanità, perché nel passato sono stati usati fondi della sanità per coprire altri capitoli. Ed ha voluto rimarcare che ci sono leggi abbastanza centralistiche che rendono difficile a un ente che deve gestire un budget di 8 miliardi e 600 milioni e 55.000 dipendenti, come la sanità piemontese, prendere le decisioni che dovrebbe poter prendere; per esempio, decidere come gestire i propri manager e avere la possibilità di stabilire se un dirigente valido può essere prorogato.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.