Il vicepresidente della Regione ha relazionato il 20 ottobre in Quarta commissione del Consiglio regionale sulla situazione finanziaria dell'ente in vista dell’uscita dal piano di rientro in sanità. In particolare, ha ricordato come condizione per uscire dal piano il Ministero dell'Economia ha chiesto di coprire i 419 milioni di euro che in passato erano stati stornati dal conto corrente della sanità al conto corrente della Regione, per coprire situazioni critiche.

Con due lettere inviate a luglio e settembre, è stato chiesto al Mef di poter fruire di anticipazioni di cassa per 419 milioni ricorrendo al decreto legge 35, misura che sblocchere la situazione e aiuterebbe l’uscita a breve dal piano di rientro. Ma al momento non sono arrivate risposte.

Secondo il vicepresidente un primo punto potrà essere fatto quando il Governo presenterà in Parlamento la nuova legge di bilancio. La Regione comunque non ci dà per vinta e continuerà nell'impegno di portare il Piemonte fuori dal piano di rientro sanitario. Ma deve essere chiaro che, qualora questo si rivelasse impossibile nell’immediato, la Giunta non si sottrarrà ai suoi impegni. Ad esempio, si continuerà a finanziare gli extraLea anche nel 2017, perché non si intendono abbandonare le persone svantaggiate e le loro famiglie.