Regione Piemonte - Piemonteinforma

Il riordino della psichiatria non può più attendere

L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, risponde alle polemiche legate alla delibera sulla psichiatria, il cui esame prosegue da molti mesi nella IV Commissione consiliare:“Il Piemonte non può più attendere il riordino di un importante segmento del servizio sanitario come quello della residenzialità psichiatrica: per troppi anni, l’assenza di un compiuto sistema di regole per classificare e qualificare le funzioni, valutare i pazienti, autorizzare e remunerare le attività ha determinato carenze che si sono tradotte in gravi irregolarità. La Regione aveva da tempo, ed ha oggi più che mai, il dovere di intervenire per correggerle”.

“Non ci sarà alcuna compartecipazione alla spesa né da parte delle famiglie dei pazienti psichiatrici né da parte dei Comuni - precisa quindi Saitta - perché nell'assestamento di bilancio appena approvato dalla Giunta regionale sono stati inseriti 20 milioni di euro per il 2016, 2017 e 2018 proprio per garantire le stesse somme destinate fino allo scorso anno”.

Infine, l'assessore ci tiene a ricordare che “la regolamentazione del sistema della residenzialità psichiatrica costituisce per la Regione Piemonte un preciso adempimento richiesto dai Ministeri della Salute e dell’Economia attraverso il piano di rientro dal debito sanitario che la Giunta Chiamparino ha ereditato”, che “i pazienti e le loro famiglie non dovranno decidere se aderire o meno a percorsi di cura per loro costosi perché non dovranno pagare nulla, ed è infondato, oltre che inutilmente allarmistico, far prevedere l’aumento dei trattamenti sanitari obbligatori o dei ricoveri ospedalieri” e che “la delibera dalla prima versione approvata nel 2015 ha già subito significative modifiche da parte nostra, proprio per tener conto delle tante osservazioni raccolte e per corrispondere, per quanto possibile, alle innumerevoli e spesso discordanti esigenze dei soggetti che abbiamo consultato più volte”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.