“In Piemonte l’assistenza territoriale cambia, seguendo i nuovi bisogni di salute della popolazione, ma questo non significa affatto tagliare dei servizi. Ho invitato il sindaco di Varallo Sesia per il 1 settembre a Torino, per cercare un dialogo e bloccare alcune strumentalizzazioni politiche che di certo non fanno bene alla popolazione”. L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta è intervenuto sul futuro del Country Hospital di Varallo Sesia, dopo le polemiche dei giorni scorsi. “Desidero rassicurare i cittadini – ha proseguito Saitta – che i cambiamenti in atto, coerenti con gli atti di programmazione regionale sull’assistenza territoriale, non porteranno ad una riduzione dei servizi su quel territorio. E voglio rassicurare anche gli operatori sanitari: voglio assumere nella sanità piemontese, non certo licenziare, e lo dimostrano le assunzioni portate a compimento nell’ultimo anno (1.500 tra medici, infermieri ed oss in tutte le aziende sanitarie), dopo lunghi anni di dolorosi blocchi del turnover”.
L’assessore Saitta ha poi sottolineato l’intenzione di fare del presidio di Varallo la sede di attività specialistiche e ambulatoriali, con particolare attenzione nei confronti della popolazione più anziana e fragile. Quanto al trasferimento di 10 posti letto CAVS (continuità assistenziale a valenza sanitaria) all’ospedale di Borgosesia, i dati indicano come la metà dei pazienti abbia bisogno almeno una volta di essere trasferiti presidio ospedaliero di Borgosesia per attività fisica o per esami diagnostici, oppure per un nuovo ricovero. “Dobbiamo ragionare partendo da questi elementi – ha precisato Saitta – e capire come curare al meglio i pazienti della Valsesia alla luce dei reali bisogni di salute. Il 1° settembre la Regione è pronta ad avviare un confronto costruttivo con il sindaco di Varallo e l’ASL di Vercelli”.
