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Potenziato il Cas dell’ospedale di Vercelli

Il Centro accoglienza e servizi dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli non solo non chiuderà ma sarà potenziato: l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, ha risposto così il 26 luglio in Consiglio regionale ad un’interrogazione presentata dai consiglieri Gabriele Molinari e Giovanni Corgnati.

“Su esplicita richiesta della Rete oncologica, l'asl VC ha presentato il 30 aprile scorso un progetto di riordino e sta provvedendo alle azioni di miglioramento che porteranno, entro l'anno, al raddoppio degli spazi dedicati e dei pazienti trattati - ha dichiarato Saitta - Il Cas, dunque, si conferma porta di ingresso alla rete oncologica e il Sant’Andrea è stato individuato come centro di riferimento regionale per 8 patologie: tumori del colon-retto, dello stomaco, ginecologici, cutanei, della testa e del collo, della tiroide e delle ghiandole endocrine, urologici, trattamento delle forme di linfoma e mieloma meno complesse, dei disordini linfoproliferativi cronici e delle sindromi mielodisplastiche. Tutti i casi più complessi troveranno trattamento negli ospedali di riferimento".

Saitta ha quindi comunicato l’intenzione di privilegiare il funzionamento dei Centri accoglienza e servizi, potenziandoli: “Abbiamo reso obbligatorio per tutti i Cas, che operano in rete, di indirizzare i pazienti solo presso i centri di riferimento per le singole patologie tumorali, pur rimanendo sempre garantita al paziente la libertà di scegliere. Questo perché il malato deve venire indirizzato nella struttura ospedaliera appropriata per la sua patologia, garantendo così una risposta terapeutica e assistenziale corretta ed efficace. Con la riorganizzazione, quindi, non viene meno il servizio e la qualità delle cure offerte e la risposta ai bisogni dei pazienti e dei loro familiari resteranno tempestive e competenti. Non verrà meno la presa in carico di pazienti oncologici e oncoematologici che verranno trattati come da percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali, che entro quest'anno tutte le aziende devono predisporre, o rivedere se già esistenti".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.