Regione Piemonte - Piemonteinforma

Un altro passo in avanti per uscire dal piano di rientro dal debito sanitario

Ancora un passo avanti verso l'uscita del Piemonte dal piano di rientro dal debito sanitario: il 12 luglio a Roma il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e gli assessori Aldo Reschigna e Antonio Saitta hanno incontrato i tecnici del Ministero dell'Economia in una riunione operativa che è risultata molto utile e positiva.

"Torneremo a settembre per concludere con gli approfondimenti necessari che oggi il ministero ci ha chiesto", ha annunciato Chiamparino.
Nella precedente riunione del 20 aprile scorso del tavolo che monitora l’impegno della Regione Piemonte per uscire dal piano di rientro dal debito sanitario i tecnici del Ministero erano giunti a conclusioni positive, riconoscendo il raggiungimento degli obiettivi per pressoché tutti i programmi operativi del biennio 2013/2015. L’unico rilievo riguardava il bilancio delle aziende sanitarie per il 2015, che sulla base delle previsioni di aprile appariva in disavanzo mentre ora risulta in equilibrio: i bilanci delle Asl del 2015 verranno approvati dalla Giunta regionale nelle prossime settimane.

"Dal verbale della seduta di aprile - ha commentato Saitta - si evince la grande mole di lavoro che l’assessorato ha compiuto nei primi due anni per rispettare prescrizioni ministeriali che erano state trascurate fino all’estate del 2014: viene riconosciuto ad esempio con un giudizio positivo l’impegno che ha portato agli atti per la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale ed assistenziale e quello sugli erogatori privati, si sottolinea come il Piemonte sia ad oggi ancora l'unica Regione italiana ad aver attuato il Patto della salute, a differenza di Regioni che hanno peraltro i conti in ordine come Lombardia o Toscana”. Manca ancora l’adempimento sul sistema unico di prenotazione Cup, ma la gara è in corso e l'affidamento avverrà a settembre.

“L’unico rilievo ancora aperto - ha aggiunto Saitta - riguarda la liquidità del servizio sanitario a seguito di prelievi dal fondo sanitario regionale effettuati fra il 2010 e il 2013 per esigenze di cassa di settori non sanitari”. Come ha puntualizzato l'assessore Reschigna, questa operazione “ha determinato e sta ancora determinando tempi non brevi per il pagamento dei fornitori della sanità. Il tavolo di monitoraggio ha chiesto che la Regione ricostituisca quel fondo di cassa per rispettare così la direttiva europea sui tempi di pagamento, e siamo pronti ed impegnati per trovare le soluzioni".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.