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Precisazione sugli arresti per gli appalti dell'Asl TO1

L'assessore regionale alla Sanità prende posizione sull'inchiesta della magistratura e della Guardia di Finanza che ha portato all'arresto di un dirigente e un funzionario dell'Asl TO1 e altre sei persone per la gestione di un appalto da quasi 13 milioni di euro per la fornitura e la manutenzione di sistemi informatici gestionali per tre aziende sanitarie di Torino, che sarebbe stato “cucito” su misura per due ditte private.

Secondo l'esponente della Giunta, la Regione non si è lavata le mani: non solo ha introdotto un coordinamento degli acquisti e degli appalti a livello di quadrante, individuando le Asl capofila, al fine di evitare sprechi e operare risparmi, ma ha ripristinato in assessorato l'ufficio che controlla gli atti e le procedure delle aziende sanitarie.

L'assessore ricorda anche che in Consiglio regionale aveva spiegato che l'azienda sanitaria capofila aveva verificato la mancanza di soluzioni Consip e la possibilità di ottenere risultati più vantaggiosi, ferma restando la piena autonomia delle aziende sanitarie di aderire o meno alle gare Consip. Inoltre, la Società di committenza regionale non comprendeva nella programmazione 2015 la tipologia di gara in questione. Inoltre, precisa che se fosse stato a conoscenza di irregolarità, sarebbe stato il primo a rivolgersi alla Procura della Repubblica.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.