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L'edilizia sanitaria in Piemonte

L’assessore alla Sanità, su richiesta delle opposizioni, durante la seduta del Consiglio regionale del 26 aprile ha svolto una comunicazione sugli investimenti in edilizia sanitaria in Piemonte.

Premesso che il fondo sanitario nazionale di 8 miliardi all’anno deve finanziare non solo il funzionamento della sanità pubblica ma anche gli investimenti in edilizia sanitaria e in tecnologia, l'assessore ha ricordato che sono stati adottati strumenti per una gestione più efficiente che, senza penalizzare i servizi, liberasse fondi da investire, come la manovra di contenimento della spesa farmaceutica attraverso la concorrenza tra aziende, la centralizzazione delle gare e la riorganizzazione delle strutture ospedaliere.

E' un tema che va affrontato con scelte coraggiose, in quanto il Piemonte ha un patrimonio molto vecchio e molti ospedali sono in forte deficit, con strutture vecchie e antiquate e spese di gestione molto elevate. A questo si aggiunge un decreto del governo che prevede il rientro per tutti gli ospedali in deficit.

L’assessore ha poi tracciato un quadro dei principali investimenti in atto:
- per la Città della Salute di Novara è stata sbloccata una situazione ferma da anni, in quanto il nucleo di valutazione nazionale ha dato parere favorevole, è stato ridefinito il quadro economico (320 milioni e 290.000 euro il costo previsto, finanziato in parte attraverso il partenariato pubblico privato), firmato l’accordo di programma con la Città e l’Asl, completate le procedure di variante e si possono avviare le procedure per la gara d’appalto;
- per il Parco della Salute di Torino si è provveduto a complere lo studio di fattibilità economico, frutto di un lavoro interno e preliminare ad utilizzare le risorse statali che nessuno ha mai chiesto, con l’ambizione di organizzare in quella sede le complessità esistenti a Torino per realizzare un polo autorevole internazionale (anche in questo caso il progetto, di circa 500 milioni di euro, sarà finanziato con la formula del partenariato pubblico-privato, e l’intervento dei privati, che ammonta a circa 220-230 milioni verrà finanziato attraverso i migliori costi gestionali, se si pensa che il canone stimato, intorno ai 26 milioni di euro all’anno, può essere rimborsato dalle economie delle spese di riscaldamento, gestione e manutenzione);
- la localizzazione del nuovo ospedale dell’Asl 5, dove l’indicazione per un unico presidio è emersa localmente dalle amministrazioni comunali. sarà decisa nei prossimi mesi partendo dai collegamenti e dalla fattibilità economica:
- per l’ospedale unico del Verbano-Cusio-Ossola, dove le ammnistrazioni hanno indicato Ornavasso, la scelta sarà compiuta dopo uno studio commissionato ad Arpa;
L’assessore ha infine ricordato due questioni ancora aperte, quella dell’ospedale di Verduno, su cui la Regione conferma i suoi impegni, e quella della struttura della Valle Belbo

Nel seduta del 3 maggio, a conclusione del dibattito, l'assessore ha precisato che lo studio di fattibilità del Parco della Salute non affida neppure parzialmente la copertura finanziaria alla vendita degli edifici esistenti, poiché questa è collegata alle decisioni del Comune di Torino, che ha competenza urbanistica, e che i ricavi saranno in parte utilizzati per ridurre la durata della concessione o l’importo del canone e per il potenziamento del Cto. Sulle perplessità sollevate da alcuni consiglieri sull’intervento dei privati nel partenariato pubblico e privato, ha sostenuto che non verrà esternalizzato alcun servizio ospedaliero, ma solo la manutenzione e la gestione del riscaldamento. Infine, ha annunciato che entro luglio verranno presentati al Consiglio regionale gli atti sui due ospedali unici dell’Asl TO5 e del VCO, sulla cui localizzazione verrà avviato un confronto in Commissione, e che nella sua qualità di coordinatore nazionale della Commissione Sanità della Conferenza delle Regioni, sta lavorando con gli altri assessori alla Sanità affinché la prossima Legge di stabilità stanzi risorse aggiuntive per l’edilizia sanitaria, oltre al fondo, ribadendo comunque che la realizzazione di nuove strutture sarà finanziata, per parte regionale, dalle efficienze prodotte dalle azioni messe in campo in questi mesi.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.