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In calo le infezioni da malattie sessualmente trasmissibili

La risposta ad un’interrogazione in Consiglio regionale ha offerto all’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, l’occasione per fare il punto sulle malattie sessualmente trasmissibili, “fronte su cui il Piemonte da tempo ed in modo sistematico mette in atto iniziative efficaci”.

L’andamento delle nuove diagnosi di infezioni da HIV rilevato è in riduzione, in particolare nell’ultimo decennio. Gli ultimi dati disponibili riferiti al 2017, con 248 nuove diagnosi, 19 in meno rispetto al 2016, confermano il trend. Tra i giovani tra i 25 e i 29 si registrano in media 40 nuove diagnosi l’anno. Pur restando la classe di età con incidenza più elevata, il numero di diagnosi resta pressoché costante durante il decennio 2008-2017. Nel 2017 i nuovi casi sono stati 34, in calo rispetto ai 51 dell’anno precedente.

Per ottenere una riduzione più significativa dell’infezione da HIV in Piemonte è necessario orientare la programmazione essenzialmente su tre ambiti: prevenzione primaria (mirata ai gruppi più a rischio); prevenzione secondaria (diagnosi precoce), presa in carico tempestiva e aderenza al trattamento. Secondo le indicazioni nazionali e internazionali gli interventi di promozione della salute sessuale devono essere programmati precocemente. In Piemonte negli ultimi due anni gli interventi attivi di prevenzione delle salute sessuale sono più di 40, realizzati in ambito scolastico, in luoghi del tempo libero e luoghi informali. Sono stati promossi interventi mirati in termini di luoghi di offerta, contenuti e messaggi, coinvolgendo nelle fasi di definizione e attuazione dei programmi, i destinatari e le loro organizzazioni.

Saitta ha quindi ricordato che “è stata riprogettata la rete dei Centri per la diagnosi e cura delle infezioni sessualmente trasmesse di Torino (90% di tutte le diagnosi del Piemonte), in particolare, introducendo nuove funzioni e potenziando quelle già esistenti in modo tale da assicurare una risposta esaustiva non solo in termini di diagnosi e trattamento, ma rispetto alla salute sessuale nel suo complesso. Il nuovo servizio, modello unico a livello nazionale, che nascerà dell’unificazione dei tre centri attivi a Torino continuerà a garantire ai cittadini le prestazioni di diagnosi e cura con accesso diretto, in gratuità e anonimato integrandole con nuove funzioni volte alla promozione della salute sessuale operando in stretto raccordo con i servizi sanitari a vario titolo dedicatie fornendo consulenza specialistica e supporto alla programmazione regionale”.

Author Piero Mora Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.