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Firmato l'accordo per la Città della Salute di Novara

E’ diventato ufficiale l’accordo di programma per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara con la firma apposta il 2 marzo dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, dal sindaco Andrea Ballarè, dal direttore dell’azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità, mario Minola, e dal rettore dell’Università del Piemonte orientale, Cesare Emanuel. Presente anche l'assessore regionale alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, mentre l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, era a Roma per assumere la nuova carica di coordinatore delle Regioni italiane proprio sulle questioni sanitarie.

Il documento contiene una serie di precisi impegni per tutti gli enti firmatari: la Regione dovrà perfezionare le procedure per la concessione del finanziamento statale e trasferire all’azienda ospedaliera la proprietà del terreno denominato “Piazza d’Armi ed ex Polveriera” e i 6.700.000 euro che costituiscono il 5% delle risorse complessive stanziate dal fondo per l’edilizia sanitaria; il Comune modificherà la destinazione urbanistica delle due aree ove attualmente sono ubicate le sedi corso Mazzini 18 e piazza d’Armi 1, prevedendone la valorizzazione all’interno di un disegno complessivo sul futuro della città; l’azienda ospedaliero-universitaria assume il ruolo di stazione appaltante, acquisirà le aree di proprietà dei privati, per finanziare l’opera venderà il proprio patrimonio disponibile e, ad avvenuto trasferimento e su autorizzazione della Regione, le attuali sedi ospedaliere di Novara e Galliate; l’Università parteciperà all’investimento stipulando un canone di affitto di 770.000 euro e con altre possibili forme.

Il cronoprogramma assegna alla stazione appaltante precise scadenze, da concludere entro tre anni dall’adozione dell’accordo con decreto del presidente Chiamparino e dal perfezionamento della procedura per l’assegnazione finanziamento statale, in modo da poter avviare i lavori di costruzione, che dovranno essere ultimati entro i successivi quattro anni.

"E' un progetto che risale a 18 anni fa, ma credo sia giusto che alla mia amministrazione vada il merito di aver accelerato i tempi - ha detto Chiamparino - Il progetto si inserisce a pieno titolo negli interventi in ambito sanitario che rappresentano un cardine di questa legislatura. Del resto, non si poteva far diversamente, visto che l'edilizia sanitaria è vecchia, con una media di 75 anni, e non solo fatica a rispondere alle nuove esigenze tecnologiche e al nuovo modo di concepire la sanità, ma mantenerla costa sempre di più".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.