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Sistema sanitario a rischio per la carenza di medici

La risposta ad un’interrogazione in Consiglio regionale ha consentito all'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, di rilanciare il fatto che “la carenza di medici e di specialisti in tutta Italia sta provocando una vera emergenza nel sistema sanitario nazionale. In qualità di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni rilevo come la situazione sia estremamente grave: il Governo deve assolutamente affrontare il problema ora, immettendo nella sanità pubblica, attraverso regolare assunzione, anche gli specializzandi".

"Questa estate a livello nazionale i problemi inizieranno ad essere evidenti, perché diversi reparti dovranno chiudere - ha rimarcato Saitta - La mancanza di specialisti sta infatti determinando, soprattutto nelle aree meno urbanizzate, l'assenza di concorrenti nei concorsi banditi dalle aziende sanitarie. E' il caso di Borgosesia, dove l'attività del punto nascite dovrà essere temporaneamente interrotta per mancanza di medici, nonostante i ripetuti bandi effettuati dall'Asl di Vercelli e la ricerca di soluzioni alternative".

Infine, l’assessore ha evidenziato che "anche quest'anno il Ministero finanzia 2.600 borse di studio in meno rispetto alle richieste delle Regioni. Il nuovo meccanismo che è allo studio per riequilibrare questa situazione darà come i suoi frutti fra qualche anno. Occorre nell'immediato trovare una soluzione, come quella che le Regioni hanno proposto con l'assunzione degli specializzandi, perché ora la priorità è affrontare l'emergenza".

Medici del 118

Saitta ha poi dichiarato che "la Giunta regionale sta lavorando per trovare una soluzione che consenta la stabilizzazione dei medici con contratto a tempo determinato che prestano servizio sulle ambulanze del 118. E' una questione che seguiamo con grande attenzione perché non riguarda solo i medici che svolgono il loro prezioso lavoro sulle ambulanze del 118, ma in generale il sistema sanitario piemontese di cui il Dipartimento di emergenza e urgenza è un tassello fondamentale. La soluzione va trovata a livello regionale perché l'ipotesi di inserire una norma di carattere nazionale richiede tempi eccessivamente lunghi".
Secondo le stime dell'assessorato, in Piemonte sono oltre 60 i medici a tempo determinato impiegati sulle ambulanze del 118.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.