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Senza l’ospedale di Ornavasso a rischio i punti nascita del VCO

“Se non sarà realizzato il nuovo ospedale di Ornavasso, il Ministero della Salute obbligherà la Regione Piemonte a chiudere almeno uno dei punti nascita in funzione a Verbania e Domodossola”: è stato categorico l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, incontrando il 23 luglio ad Omegna i sindaci dell’Asl VCO insieme con il vicepresidente della Giunta, Aldo Reschigna.

Saitta ha infatti annunciato che il Ministero ha chiesto chiarimenti alla Giunta regionale sull’attività dei due punti nascita, che sono entrambi sotto la soglia minima di sicurezza di 500 parti all’anno fissata dai parametri: nel 2017 sono stati 427 a Verbania e 128 a Domodossola. Per questo mancato rispetto, il Ministero ha deciso di trattenere in via cautelativa 230 milioni di euro l’anno dalla quota di fondo sanitario assegnata alla Regione Piemonte fino a quando non si provvederà a sanare la situazione.

"Ho chiesto ormai da mesi una deroga al Governo - ha dichiarato l’assessore - e ho formalizzato che già oggi i due punti nascita operano in modo integrato, sono gestiti in rete e con un solo direttore, che entrambi restano in funzione proprio in attesa della realizzazione del nuovo ospedale del VCO. Proprio nei giorni scorsi ho ricevuto dal Ministero della Salute la richiesta di elaborare e comunicare al più presto un cronoprogramma dettagliato dell’apertura della nuova struttura. Occorre quindi evitare strumentalizzazioni politiche e dobbiamo procedere velocemente con tutti i passaggi necessari alla realizzazione dell’ospedale, in modo da ottenere la deroga e poter mantenere nell’immediato l’attività dei due punti nascita”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.