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Un convegno sul Piano della salute mentale

Le malattie mentali sono in aumento in Piemonte, in Italia e in tutto l'Occidente, soprattutto quelle cosiddette lievi legate a depressione, ansia e disturbi della personalità. I servizi sanitari, pensati per i problemi psichiatrici più gravi come le psicosi, oggi si trovano ad affrontare situazioni nuove.

Per cercare di migliorare il sistema, la Giunta regionale ha formulato una proposta di Piano d'azione per la salute mentale che è stato l’argomento di un convegno svoltosi il 2 luglio a Palazzo Lascaris in concomitanza con l’inizio delle consultazioni on line che si chiuderanno il 16 luglio e prima di avviare la discussione del Piano in Commissione Sanità.

Presenti ai lavori il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, gli assessori alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, e alla Sanità, Antonio Saitta, molti consiglieri regionali, medici, esperti, operatori e associazioni.

"Il tema della sanità mentale, in ottica sociale deve tornare al centro dell'agenda politica nazionale. Questo Piano  - ha detto Saitta punta a migliorare la governance del sistema con l'istituzione di organi di partecipazione e controllo, e a diffondere maggiormente le informazioni su ciò che il pubblico offre. Ci saranno azioni mirate a superare lo stigma, affinché le persone non abbiano remore a cercare aiuto e cure, ed è prevista più formazione, non solo per gli operatori ma anche per i familiari e la comunità. Punteremo su prevenzione e presa in carico precoce, non solo in senso sanitario, rafforzando gli interventi verso l'autonomia dei pazienti, ovvero a sostegno dell'abitare, del lavoro, della socializzazione".

Di grande importanza è infatti l’integrazione tra i sistemi sanitario e sociale. “Occorre trasferire - ha sostenuto Ferrari - questa visione complessiva e mirata alla prevenzione in azioni come il sostegno alla genitorialità, con un'attenzione particolare sulla fase dell'adolescenza, sulle famiglie migranti, sul fenomeno dei minori stranieri non accompagnati. Perché in ognuno di questi campi possono crescere faglie di solitudine che costituiscono l'humus per l'esordio del disagio psichico”.

Tra gli interventi, moderati da Massimo Rosa, Enrico Zanalda ha illustrato organizzazione ed attività dei dipartimenti di salute mentale in Piemonte, Vincenzo Villari un modello di governance della salute mentale e Secondo Fassino il ruolo dell’Università nella formazione e nella ricerca. Sollecitati dal direttore dell’Ires, Marco Sisti, Franca Beccaria di Eclectica e le ricercatrici Ires Chiara Rivorio e Gabrielle Viberti hanno presentato percorso e contenuti della stesura del piano. Numerosi anche le testimonianze dei partecipanti ai tavoli di lavoro.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.