L'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, è intervenuto il 9 aprile all'inaugurazione della Casa della Salute di Lanzo Torinese, che ha sede nel secondo piano dell'ospedale cittadino.
“Un ulteriore tassello di integrazione tra rete ospedaliera e territoriale che la Giunta regionale considera fondamentale per fornire servizi adeguati alla popolazione, in particolare nelle zone più lontane dai grandi centri urbani”, ha dichiarato Saitta, che ha anche sottolineato che “a Lanzo, grazie alla disponibilità di tutti i soggetti che hanno lavorato a questo progetto, si configura un modello di Casa della Salute che corrisponde in modo del tutto coerente alle impostazioni fornite alle aziende sanitarie regionali”.
Il progetto della Casa della Salute di Lanzo vede inizialmente realizzarsi un modello sperimentale in cui un gruppo di ben 18 medici di famiglia si è reso disponibile, con attività complementare e non sostitutiva dell’ordinaria attività ambulatoriale, a realizzare una medicina d’iniziativa che intercetti il bisogno di salute prima che la malattia insorga, si manifesti, si aggravi o si cronicizzi, in modo tale da prevenirla o rallentarne il decorso. A caratterizzarla sono l’accoglienza degli utenti affetti da patologie croniche, l’ascolto delle famiglie fragili per orientarle nell’ambito dei servizi sanitari e socio-sanitari, modelli assistenziali di gestione delle patologie croniche che evitino il ricorso improprio al ricovero, l’accesso a percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali per le patologie croniche iniziando con la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la stretta interazione per la presa in carico delle dimissioni difficili dai reparti del presidio (Medicina, Lungodegenza, nucleo di continuità assistenziale a valenza sanitaria).
Con l’attivazione di quella di Lanzo si sta per completare la rete delle Case della Salute dell’Asl TO4, per la cui realizzazione l’Asl TO4 ha ricevuto dalla Regione un finanziamento di 800.000 euro: a dicembre 2017 sono state aperte a Brandizzo, Caluso, Castellamonte (con la sua articolazione di Rivarolo Canavese) e Settimo Torinese, a breve toccherà a Leinì.