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Ancora risparmi sui farmaci

Una nuova riduzione dei costi dei farmaci è stata ottenuta dalla Regione Piemonte con la gara, espletata tramite la società di committenza Scr, per la fornitura del rituximab, farmaco antitumorale di origine biologica usato in tutte le aziende sanitarie piemontesi nel trattamento di linfoma non Hodgkins, leucemia linfatica cronica e artrite reumatoide.

La spesa si è ridotta del 46%: per una confezione da 500 mg si è passati da 1.139 euro, costo del prodotto “originatore” commercializzato in esclusiva da una singola casa farmaceutica, ai 610 attuali, dopo l'entrata in commercio dei farmaci biosimilari.

Secondo l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, si stima di risparmiare circa 8 milioni di euro all'anno, “risorse che saranno reinvestite in particolare nel finanziamento delle terapie farmacologiche innovative in campo oncologico".

"Ormai la strada è spianata grazie all'apertura al mercato della fornitura dei prodotti per i quali è scaduto il brevetto del farmaco originale - aggiunge Saitta - Una scelta che abbiamo intrapreso con coraggio fin dal 2015 e che è andata rafforzandosi anche grazie a numerose sentenze della giustizia amministrativa".

L’assessore ricorda anche che nei giorni scorsi, l'Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco) ha sancito in via ufficiale l'equivalenza terapeutica dei farmaci biosimilari e dei farmaci originatori, definendoli intercambiabili, e quindi la stessa valenza delle relative gare, “un riconoscimento che permetterà a tutte le Regioni di seguire la strada delle gare e della concorrenza per ridurre il costo dei farmaci, passaggio fondamentale per coniugare il fabbisogno di salute dei cittadini e la sostenibilità del sistema sanitario".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.