Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, confidano sul fatto che "la scelta del Governo di nominare Franco Corleone commissario nelle sei Regioni italiane, tra cui il Piemonte, che non hanno completato il percorso di ricollocazione dei propri pazienti psichiatrici in stato di detenzione, chiudendo finalmente gli ospedali psichiatrici giudiziari ancora aperti in Italia, aiuti il Piemonte a risolvere alcune criticità. Ma è bene precisare che non siamo inadempienti".

"In questo primo anno e mezzo di lavoro abbiamo fatto molto per avviare la ricollocazione dei primi 19 pazienti, altri 15 sono a Castiglione delle Stiviere - sottolineano - La Giunta regionale ha deliberato l'avvio di due residenze, una delle quali è attiva, ma ha anche compiuto la scelta di rafforzare i Dipartimenti di salute mentale con risorse economiche dedicate a progetti di inserimenti in comunità e famiglie, nel rispetto di un importante protocollo d'intesa siglato con la Procura della Repubblica".

Secondo Saitta la tematica della ricollocazione dei pazienti psichiatrici in regime di detenzione "è estremamente delicata, con problematiche che esulano da aspetti sanitari e si prestano anche ad essere strumentalizzate alimentando paure nell'opinione pubblica. Il Governo ha fatto bene a compiere la scelta di superare finalmente gli Opg, ma ha assegnato ai territori un compito spesso troppo arduo in tempi così ridotti: il commissario Corleone sarà utile perché avrà poteri di carattere nazionale e la sua azione potrà affrontare aspetti complessi per completare il percorso che abbiamo avviato da tempo".