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Ogni anno 3.000 in cura per disturbi alimentari

Sono circa 3.000 in Piemonte le persone che si rivolgono nel corso di un anno ai servizi specialistici per i disturbi alimentari ed è in notevole aumento chi rientra nella fascia di età 10-18 anni. Nel solo 2016 sono state seguite dai servizi di Neuropsichiatria infantile 226 ragazze (100 in più rispetto a dieci anni prima).

Rispondendo ad un'interrogazione in Consiglio regionale, l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta. Ha evidenziato che "la Giunta, proseguendo il lavoro compiuto negli ultimi mesi, sta lavorando alla costituzione di una rete di servizi per i disturbi del comportamento alimentare che operi a più livelli in base al bisogno e alla complessità del disturbo, mettendo in relazione tutti i centri attivi sul territorio".

In Piemonte è attivo presso l'azienda Città della Salute di Torino il centro pilota per la cura dei disturbi del comportamento alimentare - presso la struttura complessa a direzione universitaria di Psichiatria per gli adulti e presso il Dipartimento di Neuropsichiatria infantile per l’età evolutiva - che svolge attività in regime ambulatoriale, di day hospital e di degenza. Inoltre al Sant'Anna è operativo il Centro Amenorree e alle Molinette le strutture complesse di Dietetica e Nutrizione clinica e di Psichiatria operano in sinergia. All'ospedale di Lanzo c’è un centro di primo livello in grado di accogliere, fare diagnosi e prendere in carico paziente e famiglia, in collaborazione con le associazioni dei familiari. A Cuneo, infine, c’è un centro diurno con attività dedicata, che opera nell’ambito del Dipartimento di Salute mentale dell’asl Cn1.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.