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Lotta all'amianto: dalla Regione due passaggi fondamentali

“La Regione Piemonte è pronta ad approvare, e lo farà nei prossimi giorni, l’atto con cui si stabilizza e si rafforza l’Ufim, l’Unità funzionale interaziendale mesotelioma condivisa fra l’azienda ospedaliera e l’Asl di Alessandria”: è l'atteso annuncio con il quale l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ha aperto il suo intervento all'assemblea plenaria della terza Conferenza governativa sull'amianto, svoltasi il 25 novembre nel Teatro municipale di Casale Monferrato, città simbolo e martire per le conseguenze dell'esposizione a questo minerale.

“L'Ufim in questi anni ha lavorato bene fra Casale e Alessandria - ha proseguito Saitta - e costituisce ormai un punto di riferimento indiscusso per la cura e per l’assistenza dei pazienti. Questo provvedimento ci consentirà di strutturare al meglio l’organizzazione già esistente e definire nel tempo la programmazione dell’attività. Si tratta per la Giunta regionale di un passaggio fondamentale, che si inserisce nel contesto del progetto di ricerca sul mesotelioma voluto dall’Associazione familiari vittime amianto e avviato la scorsa estate sotto il coordinamento del professor Giovanni Apolone. Anche da questo punto di vista siamo pronti: entro un paio di settimane verrà presentato al Comitato strategico amianto il piano dell’attività, che diventerà immediatamente operativo”.

Il Progetto mesotelioma, che vede l’azienda ospedaliera di Alessandria come capofila, coinvolge l’Università degli Studi di Torino e in particolare il Dipartimento di Oncologia (di cui fanno parte gli istituti di ricerca del San Luigi Gonzaga di Orbassano, dell’Ircss di Candiolo e della Città della Salute di Torino), il Dipartimento di Medicina traslazionale e il Dipartimento di Scienze della salute dell’Università del Piemonte orientale, l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e l’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori.

A chiudere gli interventi dopo Saitta e il sottosegretario Luigi Bobba, è stato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha voluto dedicare la Conferenza a chi è morto per l'amianto, chiedendo un minuto di silenzio: “E' partendo da loro, ovvero il prezzo che una comunità ha dovuto pagare a un modello industriale con troppi buchi neri, che dobbiamo infatti continuare l'importante lavoro che abbiamo fatto sullo smaltimento dell'amianto. Ci sono Regioni come Sicilia, Liguria, Lazio, Campania e Veneto che non hanno dotazioni. Capisco che sono scelte difficili da far passare, ma solo lavorandoci tutti insieme riusciremo a fare bene all'ambiente e alla salute". Il ministro ha poi sostenuto che “Casale è la città che ha sofferto di più la tragedia dell'amianto e dove sono state messe in campo importanti esperienze dal punto di vista sanitario e ambientale. Un modello che, come Governo, abbiamo uniformato al resto d'Italia e che intendiamo esportare in tutta Europa. L'esperienza di Casale ci ha permesso di mettere in campo strumenti importanti, che valgono in tutto il Paese, come l'ecobonus e il rifinanziamento del fondo per le vittime dell'amianto". Quanto agli ecoreati, Galletti ha ricorda che "sono state raddoppiate le prescrizioni. Un intervento di civiltà per cui oggi chi inquina non solo paga, ma è condannato e va in prigione".

La Conferenza era iniziata il giorno prima. Dopo i saluti delle autorità, tra cui l'assessore regionale all'Ambiente, Alberto Valmaggia, i lavori si sono articolati in sessioni parallele, suddivisi nelle aree tematiche Ambiente, Salute (ricerca clinica, centri di eccellenza e presa in carico del paziente, sorveglianza epidemiologica, sorveglianza sanitaria ex esposti), Aspetti sociali e del lavoro (tutela previdenziale, provvedimenti di prevenzione, contenzioso, aspetti giuridici e normativi, addetti potenzialmente esposti e responsabile amianto, fondo vittime amianto, gestione economica-finanziaria). Sabato, in apertura, i vari gruppi hanno relazionato sull'attività svolta.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.