E’ stato sottoscritto il 15 novembre l’accordo di programma promosso dalla Regione Piemonte, con la Città di Torino, l’Università degli Studi di Torino, l’azienda ospedaliera-universitaria Città della Salute e la Società F.S. Sistemi Urbani, per la realizzazione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino e la rifunzionalizzazione degli ospedali Molinette, Sant’Anna e Regina Margherita, di futura dismissione.
L’obiettivo è concentrare nella nuova struttura le attività ad alta complessità offerte dalla Città della Salute e della Scienza di Torino e riorganizzare la rete ospedaliera esistente per garantire la gestione ottimale delle attività a media complessità, che saranno riallocate nell’ospedale CTO, assicurando così piena risposta ai bisogni di salute della zona Torino sud.
L’intervento si inserisce nel processo di riorganizzazione e razionalizzazione delle attività di assistenza sanitaria che si sta realizzando a livello nazionale ed europeo e prevede la costituzione di un sistema unitario di attività volte alla cura, alla ricerca, alla formazione ed ai servizi alle persone con ruolo, competenze e dimensioni tali da porsi quali interlocutore a livello internazionale del processo di innovazione in campo clinico, organizzativo, gestionale e della ricerca. Accanto all’importanza che riveste sotto il profilo sanitario, il progetto rappresenta dunque una significativa opportunità di sviluppo dell’intero sistema economico-sociale e occasione di riordino e riqualificazione urbanistica-funzionale di un’estesa porzione dell’area sud della città.
Il nuovo Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione è parte del più ampio progetto di trasformazione dell’ambito Oval (ex-Avio), localizzato alle spalle del complesso del Lingotto e sul quale è in corso di ultimazione la realizzazione della nuova sede unica della Regione Piemonte. L’area si estende su di una superficie territoriale di circa 313.000 mq ed è caratterizzata da un elevato grado di accessibilità da tutto il territorio sovraregionale, piemontese e metropolitano sia con i mezzi privati sia con i mezzi pubblici. Si prevede l’edificazione di complessiva di 176.000 m² articolati in quattro poli funzionali strettamente interconnessi: Polo della sanità e della formazione clinica (127.000 m²), Polo della ricerca (10.000 m²), Polo della didattica (31.000 m²), Polo della residenzialità o foresteria (8.000 m²).
L’attuazione dell’intervento avverrà in due lotti distinti: i Poli della sanità, della formazione clinica e della ricerca costituiscono il primo lotto, mentre il secondo sarà formato dai Poli della didattica e della residenzialità. Le procedure realizzative e le modalità per garantire la fattibilità e la sostenibilità economico-finanziaria dell’investimento del primo lotto sono state definite partendo dalle risorse pubbliche a disposizione, che ammontano a 250 milioni di fondi del Ministero della Salute (ex art. 20, l. legge n.67/1988) e 13 milioni di fondi regionali. La struttura finanziaria più adeguata è stata individuata nel parternariato pubblico-privato, che consente di attrarre capitali privati da remunerarsi mediante un canone di disponibilità delle opere, di gestione dei servizi e di manutenzione degli immobili.
Un terzo lotto, che potrà essere sviluppato separatamente, è costituito dalle aree di FS Sistemi Urbani (42.000 m²), che formano una cerniera tra l’infrastruttura ferroviaria e l’ambito del nuovo Parco. Su tali aree sono previste 62.139 metri quadrati di nuova edificazione con destinazione residenziale privata, residenziale universitaria, commerciale e attività di servizio alle persone alle imprese. Questo sviluppo contribuirà a ricomporre il tessuto urbano, anticipando quello che potrebbe rappresentare il futuro collegamento pedonale del Parco della Salute con il quartiere Lingotto, attraverso la realizzazione di una “stazione-ponte”.
Le dichiarazioni
Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte: “L’accordo consente di ridefinire le destinazioni urbanistiche dei vari Poli del Parco e dà una prima indicazione per la riqualificazione degli ospedali dismessi. Si tratta di uno degli investimenti più importanti che la Regione si appresta a portare alla fase operativa insieme alla Città della Salute di Novara e che avrà una valenza decisiva per il rilancio del sistema sanitario piemontese. Recuperiamo così anni e anni trascorsi senza che nulla si muovesse per realizzare un progetto che è nell’interesse di tutti gli attori coinvolti”.
Chiara Appendino, sindaca di Torino: “E’ stato compiuto un buon lavoro, che ha permesso di superare le difficoltà iniziali. Procederemo ora con la ratifica del Consiglio comunale e con la variante urbanistica. Il Parco farà da traino nei confronti del rilancio di una zona della città che sta vivendo momenti di difficoltà”.
Antonio Saitta, assessore regionale alla Sanità: “Sono estremamente soddisfatto per il risultato che è stato raggiunto, che ci ha permesso di rispettare i tempi del crono-programma concordato dopo l’approvazione dello studio di fattibilità. Ora dobbiamo continuare con questa modalità di lavoro per portare a compimento la fase realizzativa del Parco della Salute”.
Gianmaria Ajani, rettore dell’Università di Torino: “In questi anni le scienze mediche stanno vivendo un’accelerazione straordinaria e, anche in termini di risorse umane, l’apporto dell’Università al sistema sanitario è in forte ascesa. Oggi infatti il 40% delle prestazioni ospedaliere universitarie (Molinette e San Luigi) è fornito da docenti e ricercatori del nostro Ateneo” .
Gian Paolo Zanetta, commissario dell’Aou Città della Salute: “Il nuovo Parco rappresenta un’importante scommessa per intercettare i mutamenti e le novità che verranno proposti dalla sanità del futuro”.
Gianfranco Battisti, amministratore delegato di FS Sistemi Urbani: “Esprimo soddisfazione per la firma dell’accordo, che permetterà di creare una cerniera tra l’attuale ferrovia e il nuovo Parco con importanti attività di servizi per le persone e le imprese”.