Il futuro dell'ospedale di Acqui Terme sarà esaminato da un gruppo di lavoro che insedierà la prossima settimana presso l'assessorato regionale alla Sanità, dove il 5 febbraio si è tenuto un "lungo e proficuo confronto" tra l'assessore Antonio Saitta e 46 amministratori dei territori che gravitano nel bacino di utenza della struttura.

"Il tavolo di lavoro - afferma Saitta - dovrà individuare insieme soluzioni che, nel rispetto della delibera di programmazione della rete ospedaliera, consentano alle popolazioni locali di non intendere la nuova classificazione dei servizi sanitari come una retrocessione. Con i sindaci ho condiviso la necessità che ospedale e territorio si integrino sempre più per andare incontro alle esigenze di una popolazione in massima parte anziana, con malattie croniche, spesso dislocata in zone con scarsi collegamenti".

L'assessore ha ribadito che il Pronto soccorso non è mai stato a rischio e resta garantito per 24 ore giornaliere, ed ha chiesto ai sindaci di collaborare sul fronte elisoccorso: "Mi aspetto che anche nel vostro territorio - ha detto - voi stessi possiate individuare le zone migliori dove far atterrare gli elicotteri del 118 anche di notte, come sta accadendo in larga parte del Piemonte, garantendo così soluzioni di emergenza-urgenza alla popolazione delle zone periferiche e disagiate".