Regione Piemonte - Piemonteinforma

Al lavoro sul piano della cronicità

L'intervento al convegno sulle Case della Salute organizzato il 30 settembre a Torino dalla Fimmg ha consentito all'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, di anticipare che "la Regione Piemonte sta lavorando sul piano della cronicità. Prima della sua approvazione lo vogliamo esaminare e perfezionare con i medici di medicina generale e con gli infermieri, veri attori delle risposte ai nuovi bisogni di salute della popolazione più fragile".

L'assessore ha accolto l'invito al confronto lanciato dal segretario regionale della Fimmg piemontese, Roberto Venesia, al quale hanno partecipato anche i responsabili delle reti piemontesi endocrinodiabetologica, Carlo Giorda, reumatologica, Enrico Fusaro, ed oncologica, Oscar Bertetto, oltre al direttore generale dell'Asl Città di Torino,Valerio Alberti.

Al convegno è intervenuto anche il segretario nazionale della Fimmg Silvestro Scotti, che ha concordato con Saitta, anche nella sua veste di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, sulla necessità del riconoscimento dell'autonomia professionale ed organizzativa dei medici di medicina generale, in cambio di una forte responsabilità sui risultati, nel raggiungimento degli obiettivi di salute e di servizio.

Il confronto ha messo in risalto che lavorare in rete con gestione integrata, fare diagnosi precoci, puntare sulla prevenzione sono le parole chiave che i professionisti della sanità piemontese hanno imparato a declinare per affrontare ogni giorno i problemi dei pazienti cronici. Altri aspetti affrontati con i medici della Fimmg sono stati il richiamo al rafforzamento della rete informatica, per consentire loro di lavorare davvero in sinergia, e la necessità di una reale integrazione tra medici e specialisti, per garantire l'effettiva presa in carico e la continuità assistenziale.

Saitta l'ha definita "una piccola grande rivoluzione culturale" ed ha anche condiviso anche l'appello di Scotti affinchè si possano individuare a livello nazionale soluzioni per garantire maggiore sicurezza ai sanitari nell'esercizio delle loro funzioni, con specifico riferimento alla recente aggressione subita da una dottoressa siciliana mentre era di turno in guardia medica.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.