Le borse di studio per gli specializzandi in Medicina rappresentano un problema nazionale e per questo motivo la Regione Piemonte intende affrontarlo durante un con gli assessori regionali alla Sanità, il Ministero della Salute e il Ministero dell'Istruzione ed Università.

E' la proposta avanzata dall'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, al termine della riunione avuta l'11 settembre con il direttore della Scuola di Medicina dell'Università di Torino, Ezio Ghigo, e i rappresentanti del coordinamento nazionale “Chi si cura di te?”.

“Occorre superare la mancata corrispondenza fra l'offerta formativa e le esigenze specifiche delle diverse Regioni - ha dichiarato Saitta - Torneremo anche a sottoporre un'ipotesi che avevamo formulato già un anno fa, quella che gli specializzandi possano lavorare all'interno della sanità con un regolare contratto a tempo determinato".

La Regione Piemonte valuterà inoltre la possibilità, dal prossimo anno accademico, di integrare con risorse proprie il finanziamento ministeriale destinato alle borse di studio e per questo motivo avvierà a breve una ricognizione per accertare quali siano i ruoli con maggiore fabbisogno e che presentano le carenze più rilevanti.