Demanio idrico fluviale e lacuale non navigabile

L'utilizzo e l’occupazione di aree o beni del demanio idrico fluviale e lacuale non navigabile, con o senza la realizzazione di manufatti, sono possibili attraverso:

• un atto di concessione rilasciato dalla Regione;
• il pagamento di un canone.

A seconda dell’utilizzo richiesto le concessioni si distinguono in:

• servitù: occupazione, anche in subalveo o in proiezione, di un'area demaniale con manufatti e attraversamenti (es: attraversamenti aerei con linee telefoniche, impianti a fune per il trasporto di persone, attraversamenti con ponti, passerelle, ecc.);
• pertinenze: utilizzo di aree o altri beni pertinenziali al demanio idrico per finalità agricole, produttive, sportive, ricreative o altri usi comunque compatibili con la natura demaniale delle aree e dei beni (es: occupazione di pertinenze idrauliche per aree di deposito, piazzali, per uso agricolo, ecc.);
• concessioni brevi: occupazione o utilizzo di aree del demanio idrico per periodi inferiori o pari all'anno (es: occupazioni per brevi periodi per manifestazioni, per uso turistico, per taglio delle piante, ecc.).

Il procedimento per il rilascio delle concessioni è disciplinato dal regolamento regionale 16 dicembre 2022, n. 10/R.

Istruttoria

Le funzioni istruttorie sulle istanze di concessione relative all'occupazione e agli utilizzi delle aree demaniali e delle pertinenze fluviali sono svolte dai Settori tecnici regionali competenti per territorio, ai quali compete anche l'istruttoria tecnica in qualità di autorità idraulica per le istanze relative al reticolo idrografico di competenza regionale.

Per quanto riguarda il reticolo dell'Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), l'istruttoria tecnica delle istanze ritenute procedibili dai Settori tecnici è svolta dagli uffici dell'Agenzia.

Le spese di istruttoria e sopralluogo devono essere pagate al momento della presentazione della domanda di concessione , secondo queste modalità.

Canoni e indennizzi

I canoni di concessione (o gli indennizzi, in caso di occupazione o utilizzo senza titolo) sono dovuti per anno solare, a decorrere dalla data dell'atto di concessione, anche in caso di mancato o parziale utilizzo, e sono versati a seguito di richiesta da parte della Regione.

Il mancato pagamento, totale o parziale, nei termini richiesti comporta la decadenza della concessione.

Gli importi dei canoni e i casi di riduzione ed esenzione sono definiti nell'allegato A della l.r. 19/2018 e sono soggetti a rivalutazione triennale. La tabella canoni vigente (anni 2022-2024) è stata approvata con d.d. n. 3484 del 24.11.2021, come rettificata dalla d.d. n. 3928 del 28.12.2021.