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Scheda informativa

Hikikomori: le istituzioni a fianco delle famiglie

Rivolto a
Cittadini
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Terzo settore

 “Hikikomori" è una parola nipponica che significa letteralmente "stare in disparte".

Con questo termine viene identificato un fenomeno, quello del ritiro sociale volontario, nato negli anni ’80 in Giappone, ma che si sta manifestando sempre di più anche in altri Paesi del mondo, Italia compresa, e che interessa adolescenti e giovani adulti tra i 14 e i 30 anni, prevalentemente di sesso maschile.

Gli hikikomori vivono isolati dal mondo, quasi sempre rinchiusi nella loro camera da letto. Alle relazioni sociali tendono a privilegiare quelle virtuali attraverso la Rete; nei casi più gravi, rifiutano qualsiasi contatto anche con i genitori e abbandonano progressivamente le attività scolastiche e lavorative.

La letteratura concorda nell’attribuire gran parte delle cause del fenomeno alla competizione sociale e alle alte aspettative di realizzazione personale tipiche delle società moderne, che possono risultare particolarmente stressanti per soggetti caratterialmente fragili. La fascia di età in cui sembrano comparire più frequentemente i sintomi di isolamento sociale è quella che va dai 15 ai 19 anni, ma in alcuni casi la tendenza si manifesta già al primo anno delle scuole medie inferiori.

Protocollo d'Intesa con l'USR e l'Associazione nazionale Hikikomori Italia Genitori onlus

Per approfondire la conoscenza di questa forma di disagio sociale, spesso erroneamente scambiata per pigrizia o indolenza, analizzarne le caratteristiche, i fattori di predisposizione e di rischio e, soprattutto, elaborare strategie di prevenzione e intervento, la Regione Piemonte ha siglato un protocollo d’intesa triennale con l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e l’Associazione nazionale Hikikomori Italia Genitori Onlus, che riunisce oltre 250 genitori in Italia e offre sostegno alle famiglie di persone in ritiro sociale volontario.

Scopo del documento è sensibilizzare e far conoscere una problematica ancora poco conosciuta e nello stesso tempo dare indicazioni per un approccio positivo verso le persone che si trovano in questa difficoltà allo scopo di aiutarli a superare il problema in modo positivo. L’allegato tecnico contiene informazioni sulla manifestazione del fenomeno, dà un’indicazione per la prevenzione e altre indicazioni operative ad uso delle famiglie e delle istituzioni scolastiche.

Nei tre anni di validità del protocollo verranno realizzati altri documenti informativi ad uso degli operatori della formazione professionale, del lavoro e dei servizi sociali.

Il protocollo è stato approvato con la Dgr 24-7727 del 19 ottobre 2018.

 

Incontri di approfondimento e materiali utili

Il protocollo d’intesa triennale tra Regione Piemonte, Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e Associazione nazionale Hikikomori Italia Genitori Onlus è l’argomento trattato in un seminario per dirigenti e docenti delle scuole medie e superiori piemontesi, che si è svolto il 17 gennaio 2019 nell’aula magna del Liceo D’Azeglio di Torino.

Nell’ambito delle attività volte a contrastare l’abbandono scolastico e il disagio giovanile e a sostenere gli alunni con bisogni educativi speciali, la Regione Piemonte prevede interventi per favorire innanzitutto il riconoscimento del problema e per aiutare le persone ad acquisire le competenze necessarie a raggiungere gli obiettivi scolastici e formativi, favorendone il successivo inserimento lavorativo.

Slide e materiali utili

Inclusione socio-lavorativa

Il protocollo d'intesa, in un'apposita scheda integrativa, prevede anche alcune attività e misure a favore dell'inclusione sociale e lavorativa delle persone colpite dalla sindrome Hikikomori.

La scheda integrativa è stata approvata con un atto dirigenziale del Settore Politiche del Lavoro.


 

Allegati

Protocollo d'Intesa Hikikomori
File pdf - 1.4 MB

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giannamaria.travi@regione.piemonte.it