FSE+ 2021-2027: approvato il programma della Regione Piemonte

Data notizia

La Commissione Europea, con Decisione di Esecuzione 2022(5299) del 18.7.2022 ha formalmente approvato il programma “PR Piemonte FSE+ 2021-2027”.

La Giunta regionale, con DGR 4-5458 del 3 agosto 2022, ha formalizzato la presa d'atto della Decisione.

La programmazione 2021-2027 del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) consentirà di dare al Piemonte un volto più dinamico, flessibile e contraddistinto da una forte trasversalità delle diverse politiche attive per l'occupazione e per la coesione sociale: la parola chiave di  questa importante sfida è infatti la centralità della persona, un principio guida che accanto alla focalizzazione dei risultati ispirerà tutte le misure ai nastri di partenza.

Il Piemonte è la prima Regione italiana a raggiungere il traguardo dell'approvazione del programma per la nuova programmazione.

Un grande risultato che premia il percorso di condivisione con la Commissione e con il partenariato, a partire da quello economico sociale, che esprime le esigenze dei lavoratori e delle imprese. L’iter del negoziato formale si è rivelato privo di particolari criticità, in conseguenza del serrato e costruttivo confronto preliminare con la Commissione svolto nei mesi scorsi e che ne ha favorito l’approvazione in tempi piuttosto rapidi.

E' un esito che pone la Regione in condizione di affrontare le importanti sfide dell’occupazione, in particolare dei giovani e delle donne, delle competenze a disposizione dei cittadini e della coesione sociale.

 

Le risorse

La dotazione finanziaria complessiva del "PR Piemonte FSE+ 2021-2027" ammonta a 1.318 milioni di euro.

Il Programma si articola in 4 Priorità (occupazione, istruzione e formazione, inclusione sociale e occupazione giovanile ) e in 10 Obiettivi Specifici.

Oltre il 40% del valore del Programma regionale viene indirizzato alla promozione dell’occupazione, con un impegno finanziario preponderante a favore dei giovani, oggetto di una Priorità dedicata, che include l’apprendistato, nonché l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e l’orientamento a supporto delle transizioni.   

Una quota cospicua è a favore dell’occupazione femminile, dei soggetti espulsi o a rischio di espulsione dal mercato del lavoro, degli aspiranti imprenditori, al rafforzamento dei servizi per l’impiego.

Risorse specifiche sono destinate al miglioramento delle competenze, con una focalizzazione sulla formazione finalizzata all’acquisizione di qualificazioni, comprese quelle della cosiddetta formazione tecnica superiore (ITS, IFTS), coerenti con i fabbisogni espressi dal mercato del lavoro. Sempre in questo ambito è previsto il sostegno all’apprendimento permanente, anche grazie al riconoscimento delle competenze comunque acquisite e al rafforzamento del sistema della formazione professionale.

Una parte altrettanto importante delle risorse è destinata a favorire pari opportunità nell’accesso ai servizi da parte delle categorie più vulnerabili, tra cui i disoccupati di lunga durata; oltre il 30% delle risorse è dedicato alla Priorità dell’inclusione sociale, ma anche al rafforzamento del sistema dell’offerta di servizi di welfare territoriale in una prospettiva di integrazione tra enti locali e terzo settore, nonché tra politiche per il lavoro e politiche sociali.