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Sono 434 i Comuni piemontesi (in allegato il dettaglio) che hanno beneficiato della misura straordinaria voluta dalla Regione Piemonte per sostenere il comparto 0-6 anni, uno dei più in sofferenza nel periodo di emergenza Coronavirus. La Regione Piemonte ha infatti provveduto al riparto delle risorse e sta procedendo con gli atti di liquidazione a favore dei Comuni .
Un grande segnale di attenzione da parte dell’Assessorato istruzione formazione lavoro per venire incontro alle difficoltà e alle conseguenze che la chiusura dei servizi ha causato, sia per le famiglie che per gli operatori del settore.
I Comuni piemontesi in cui sono presenti strutture sia pubbliche che private nella fascia 0-2 anni e scuole dell'infanzia paritarie e private nella fascia 3-6 anni, erano state coinvolti in una rilevazione specifica per ottenere il dato preciso sul numero di bambini frequentanti al 31 gennaio scorso: sono risultati 22.135 i bambini tra 0 e 2 anni inseriti nei nidi piemontesi, 26.312 quelli tra 3 e 6 anni nelle scuole dell’infanzia paritarie e private.
Questi numeri hanno permesso di assegnare le quote, sulla base delle risorse disponibili: rispetto alla prima ipotesi che prevedeva 10 milioni per lo 0-2 e 5 milioni per il 3-6, una variazione al bilancio regionale, approvata con DGR n.1-1485 del 9/06/2020, ha permesso di equilibrare meglio le risorse, destinando 8.854.000 euro per i servizi 0-2 anni e 6.146.000 euro per i servizi 3-6 anni.
Con l’assegnazione, i singoli Comuni potranno scegliere in autonomia se rimborsare le rette alle famiglie che non hanno potuto usufruire dei servizi o - in alternativa - se intervenire a favore delle strutture per i mancati introiti.
Nella determinazione di riparto sono state emanate (allegato C) anche le modalità procedurali di utilizzo delle risorse assegnate ai Comuni, nel rispetto dell’autonomia decisionale spettante alle amministrazioni comunali.
Tabelle con il riparto per Provincia e per Comune