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Urban Forestry

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Terzo settore

Valorizzazione dei benefici sociali, ecologici ed economici (servizi ecosistemici) forniti dal verde urbano e periurbano

Il progetto Urban Forestry nasce, coerentemente con quanto previsto dalla Legge 221 del 28 dicembre 2015 Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali in materia di servizi ecosistemici, per dare attuazione alla D.G.R. n. 24-4638 del 6 febbraio 2017 Disposizioni per lo sviluppo del mercato volontario dei crediti di carbonio da selvicoltura nella Regione Piemonte.

Tale prrovedimento prevede lo sviluppo degli indirizzi regionali per la contabilizzazione dei crediti di carbonio volontari derivanti dal sistema del verde "non forestale” in ambito urbano e periurbano (infrastrutture verdi).

Urban Forestry è un progetto di ricerca applicata avviato a partire dal 2018, interamente finanziato dal Settore Progettazione Strategica e Green Economy della Regione Piemonte, con il supporto tecnico di I.P.L.A. s.p.a., le elaborazioni scientifiche di CNR ibimet di Bologna, CREA e la collaborazione di altri enti di ricerca e amministrazioni pubbliche.

Con la D.G.R. 18 Febbraio 2022, n. 24-4672 si concretizzano le disposizioni, in attuazione della D.G.R. 24-4638 del 6 febbraio 2017, per lo sviluppo del mercato volontario dei crediti di carbonio e la valorizzazione dei servizi ecosistemici in ambito non forestale della Regione Piemonte.

Con Determina Dirigenziale DD 135/A1601C/2024 sono stati aggiornati i contenuti dell’allagato 1 alla D.G.R. 18 Febbraio 2022, n.24-4672. Gli aggiornamenti, che sostituiscono integralmente quelli approvati con la predetta DGR, sono confluiti in un nuovo allegato 1, costituito da due nuovi documenti tecnici denominati rispettivamente “Indirizzi per lo sviluppo del mercato volontario dei crediti di carbonio e la valorizzazione dei servizi ecosistemici in ambito non forestale (urbano e rurale), aggiornamento 2024” e “Valutazioni agronomiche ed ambientali per la scelta delle principali specie arboree ed arbustive del Piemonte in ambito non forestale (urbano e rurale) e le relative schede sintetiche; aggiornamento 2024".

DD-A16-135-2024-All_1-DD_UF2_ALLEGATO_1_aggiornamento_2024

 
Nuova guida selvicolturale "Alberi in città"

Tra i risultati delle attività promosse dalla Regione Piemonte in materia di verde urbano, nasce la guida selvicolturale Alberi in Città.  La guida si configura come strumento dedicato a tecnici e amministratori locali che nel quotidiano devono affrontare, a livelli decisionali o esecutivi, compiti non sempre familiari per conoscenze ed esperienze acquisite. L'intento è, a partire dall'esperienza maturata da un'attività di affiancamento e supporto ad alcune amministrazioni locali protrattasi dal 2020 al 2022, di fornire semplici spunti e indirizzi pratici senza voler integrare o innovare testi e guide che la bibliografia di settore già offre in termini esaurienti ne tantomeno di sostituire il ruolo del professionista agronomo-forestale, di cui anzi, si sottolinea la centralità per una corretta e consapevole gestione del patrimonio verde urbano.

► Apri on-line la guida Alberi in città  

► Download guida Alberi in città (6MB circa)

Prassi di Riferimento UNI per la valorizzazione dei servizi ecosistemici in ambito urbano e periurbano

Nell’ambito delle attività sviluppate dal progetto Urban Forestry, nel dicembre 2021 è stata siglata un’apposita convenzione tra Regione Piemonte, e Ente Italiano di Normazione (UNI), la cui finalità è quella di individuare delle Linee guida per la “Definizione dei Servizi Ecosistemici in ambito urbano e periurbano” che dovranno trovare concretizzazione nella redazione di una Prassi di Riferimento UNI (di seguito UNI/PdR) i cui obiettivi principali sono:

1. definire le modalità per quantificare i servizi ecosistemici,

2. fornire gli strumenti utili alla programmazione, pianificazione e progettazione per rendere più sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici gli ambienti urbani o le aree connotate da forte antropizzazione (es. aree agricole),

3. proporre procedure e modelli per la quantificazione dei servizi ecosistemici ed il calcolo del "valore ambientale" del capitale naturale. Tali modelli e procedure saranno coerenti con quanto ad oggi previsto per lo sviluppo del mercato volontario del Carbonio e replicabili per altri Servizi Ecosistemici tra i quali quelli individuati all’art. 70 della L. 221/2015.

Le attività previste dalla convenzione hanno visto l’impegno di un team multidisciplinare di esperti oltre che di Regione Piemonte e UNI, di IPLA, CNR-ibe di Bologna e Finpiemonte e si sono concluse nel 2023, attualmente la PdR è finalmente entrata nella fase di consultazione pubblica ed scaricabile dalla pagina dedicata UNI

La possibilità di formulare osservazioni alla PdR scadrà il 17 febbraio 2024.

Sintesi dei risultati del primo triennio di lavoro

Il primo triennio 2018-2020 si è concluso dopo le campagne di misure e rilevamenti sperimentali, con la stima, attraverso elaborazioni con il modello AirTREE, del sequestro di gas serra e di inquinanti (polveri e ozono) rappresentative dell’intero Parco del Valentino e delle tre aree pilota precedentemente individuate del Parco Michelotti, dell'area verde di Piazza Benefica e dell'alberata di C.so S. Martino a Torino, misure che hanno confermato i benefici effetti in termini di sequestro di carbonio e rimozione di polveri da parte del verde urbano. Sulla base di questi dati, sono stati definite e sono in corso di approvazione gli indirizzi gestionali e specifiche schede tecniche per ciascuna delle specie arboree oggetto di studio (le più diffuse sul territorio comunale della città di Torino), il cui utilizzo permetterà di gestire e progettare il verde con l’obbiettivo di migliorare i servizi ecosistemici secondo criteri di sostenibilità, in base alle esigenze ed alle criticità ambientali peculiari del contesto urbano/periurbano. In quest'ottica sono in corso le valutazioni ed approfondimenti tecnici finalizzati ad avviare ulteriori siti d'indagine per valutare i servizi ecosistemici nell'ambito dei siti UNESCO della Regione Piemonte, oltre a quello già avviato, ed ora in fase di ultimazione (completata la valutazione degli assorbimenti/rimozione CO2/Polveri, avviata la fase di certificazione), in collaborazione con il Consorzio della Residenze Reali Sabaude presso i giardini della Reggia di Venaria Reale. Continua inoltre il monitoraggio del sito “Parco Stura” il cui intervento di nuovo impianto è stato concepito nell’ambito del progetto Urban Forestry.
Ulteriori siti d’indagine sono in corso di attivazione per il proseguo dell’attività per un ulteriore triennio, presso il comune di Torino, in collaborazione con l’Università degli Studi con cui si svilupperà un focus sul “verde verticale”, il comune di Novara, il comune di Asti ed il comune di Bianzè (VC); anche il ventaglio di servizi ecosistemici analizzati verrà ampliato toccando biodiversità, impollinazione e mitigazione delle isole di calore urbano. L’evoluzione del progetto ha inoltre evidenziato la necessità di mettere a punto processi in grado di quantificare e certificare il valore dei servizi ecosistemici (SE) attraverso standard o protocolli riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, sono stati aperti tavoli di discussione e lavoro con FSC e PEFC, e sono stati presi contatti con l’Ente Nazionale di Normazione (UNI) al fine di valutare l’interesse allo sviluppo di norme specifiche, sia per il comparto forestale che fuori foresta (urbano, periurbano e rurale).

I Giardini della Reggia di Venaria Reale, nuovo sito sperimentale Urban Forestry

Con la firma nel giugno 2020 di un Accordo di Collaborazione tra la Regione Piemonte e il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude si è aggiunto un nuovo sito di sperimentazione del progetto Urban Forestry; si darà avvio al calcolo e la certificazione degli assorbimenti di CO2 del verde arboreo, arbustivo e prativo dei giardini storici della Reggia di Venaria Reale. I calcoli e le verifiche interesseranno le cinque frazioni (biomassa epigea, ipogea, necromassa, lettiera e suolo) previste dai metodi IPCC. Il lavoro oggetto dell'accordo prevede inoltre l'accompagnamento della Reggia all'avvio della procedura di certificazione ed il successivo monitoraggio, necessario per la verifica del bilancio del carbonio e della gestione del verde, la raccolta ed elaborazione dei dati sui servizi ecosistemici nonché l'implementazione delle procedure di calcolo e certificazione ad essi relativi.

Città di Novara - il sito pilota Urban Forestry del Parco Allea

Il progetto Urban Forestry si arricchisce di nuove sperimentazioni anche nella Città di Novara a partire dal 2021 sono sotati effettuati i primi sopralluoghi e le prime indagini presso tre aree d’interesse: Parco Allea, Bosco Pelle e Impianto della Bicocca.  In particolare al Parco Allea è stato testato il modello i-tree attraverso il quale è stato possibile stimare il contributo nella fornitura di servizi ecosistemici. Ad oggi le sperimentazioni sono tutt’ora in corso con un altro progetto finalizzato allo studio dei suoli urbani.

Scarica il Report di sintesi dei servizi ecosistemici forniti dal parco Allea di Novara.

La Fossa di Bianzè: il sito pilota Urban Forestry nel più grande fontanile urbano del Piemonte

Al Progetto Regionale Urban Forestry, grazie all’interessamento ed alla sensibilità dell’amministrazione comunale, si è aggiunto un nuovo sito di sperimentazione presso il Comune di Bianzè. La collaborazione con il Comune si è sviluppata su due linee, una più classica relativa alle alberate cittadine ed una di grande interesse considerata la peculiarità del sito unico in Piemonte (e probabilmente in Italia), relativa alla riqualificazione della Fossa, splendido esempio di fontanile urbano che delimita e circonda completamente il centro storico cittadino.
In generale, è stato possibile valutare il contributo in termini di servizi ecosistemici fornito dal verde cittadino ed in particolare gli assorbimenti/rimozioni di CO2 e inquinanti atmosferici (polveri, NO2, Ozono) nonché il contributo dato alla riduzione del ruscellamento superficiale in caso di pioggia.

Scarica il Report di sintesi dei servizi ecosistemici forniti dalle aree verdi del Comune di Bianzè (VC).

Il Parco Stura, un esempio di riforestazione in città

Nell’ambito del progetto Urban Forestry si è realizzato un intervento di riforestazione urbana denominato Parco Stura interamente finanziato da un soggetto privato: FPT Industrial.

Inaugurato alla presenza del Ministro dell'Ambiente il 5 giugno 2019, l’intervento interessa un’area di 4 ettari - di cui 1,6 ettari di riforestazione con la messa a dimora di 1000 piante di 32 specie tipiche dei boschi planiziali e ripari - e si è avvalso dell'ausilio di innovative tecniche di impianto fra cui l'impiego di micorrize e l'utilizzo di 50 dispositivi di riserve d'acqua CocoonR, oggetto di sperimentazione nell'ambito del progetto LIFE The Green Link.

La progettazione del Parco Stura mira a massimizzare anche altri servizi ecosistemici, in particolare la conservazione della biodiversità, prevedendo un'attenta scelta delle specie autoctone da mettere a dimora e interventi selvicolturali di riqualificazione del bosco spontaneo, con rimozione delle specie esotiche invasive e creazione di microhabitat.

Con il progetto Parco Stura infine, si sono attuate alcune specifiche scelte green, quali: concimazione con compost fornito da AMIAT-ACEA, derivante dal riciclo della frazione organica dei rifiuti; pacciamatura con legno cippato derivante dagli interventi selvicolturali e con stuoie biodegradabili ottenute da sacchi di iuta riciclati.

Questo progetto rappresenta un'importante esperienza dal punto di vista ambientale, per il recupero dell'area degradata, ma anche per valutare l'interesse a intraprendere interventi di valenza ambientale da parte di soggetti privati e la possibilità di attivare meccanismi di Pagamenti per i Servizi Ecosistemici e Ambientali (PSEA) previsti dal collegato ambientale, per i quali si attendono i decreti attuativi.

D.G.R. 24-4672 del 18/02/22 -  Disposizioni per lo sviluppo del mercato volontario dei crediti di carbonio e la valorizzazione dei servizi ecosistemici in ambito non forestale della Regione Piemonte

Con Determina Dirigenziale DD 135/A1601C/2024 sono stati aggiornati i contenuti dell’allagato 1 alla D.G.R. 18 Febbraio 2022, n.24-4672. Gli aggiornamenti, che sostituiscono integralmente quelli approvati con la predetta DGR, sono confluiti in un nuovo allegato 1, costituito da due nuovi documenti tecnici denominati rispettivamente “Indirizzi per lo sviluppo del mercato volontario dei crediti di carbonio e la valorizzazione dei servizi ecosistemici in ambito non forestale (urbano e rurale), aggiornamento 2024” e “Valutazioni agronomiche ed ambientali per la scelta delle principali specie arboree ed arbustive del Piemonte in ambito non forestale (urbano e rurale) e le relative schede sintetiche; aggiornamento 2024".

La possibilità di valutare i servizi ecosistemici costituisce un efficace strumento per il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento atmosferico e per il miglioramento della qualità dell’aria, della salute pubblica e della qualità della vita.
Il documento fornisce gli indirizzi di riferimento per sviluppare il mercato volontario dei crediti di carbonio, quantificare, e certificare le valutazioni inerenti i servizi ecosistemici in ambito non forestale (urbano e rurale) in Piemonte secondo i criteri dello sviluppo sostenibile.
Gli indirizzi forniti nel documento hanno come ambito di applicazione tutte le aree escluse dalla definizione di bosco ai sensi dell’art. 5 del D.lgs 34/2018 e si riferiscono ai servizi ecosistemici di regolazione che contribuiscono alla mitigazione climatica con lo stoccaggio di carbonio (CO2) e al mantenimento della qualità dell’aria con la rimozione degli inquinanti atmosferici.

Criteri per la redazione dei progetti mirati al sequestro di gas climalteranti ed al miglioramento della qualità dell’aria in aree non forestali

È possibile identificare due tipologie di progetto che possono generare crediti di CO2 e assorbire inquinanti:

1. progetti di forestazione in ambito non forestale;
2. progetti di miglioramento della gestione del verde esistente.

In entrambe le tipologie progettuali sono possibili diverse valutazioni con un livello crescente di complessità:

1. Valutazioni/stime degli assorbimenti derivanti dai servizi ecosistemici considerati (sequestro CO2 e rimozione inquinanti atmosferici) connessi al verde (par. 3.1 del documento).
2. Certificazione mediante standard (es.UNI/ISO) delle valutazioni/stime degli assorbimenti derivanti dai servizi ecosistemici di cui al punto precedente eventualmente integrati da misure e campionamenti in situ, ma solo per il sequestro di CO2 (par.3.2 del documento).
3. Quantificazione dei crediti carbonio tramite l’utilizzo delle certificazioni e delle valutazioni/stime di cui ai punti precedenti (par.3.3 del documento).


Il sequestro di CO2 atmosferica e, più in generale, la rimozione degli inquinanti atmosferici, da parte degli alberi in ambiente non forestale (urbano e rurale), è legato al loro accrescimento ed alla loro mortalità. Questi due processi sono a loro volta dipendenti dalla specie, dall’età e dalle caratteristiche strutturali del verde.

Pertanto, la corretta progettazione del verde non forestale (urbano e rurale) per massimizzare la fissazione di CO2 e l’assorbimento di altri inquinanti dovrà tener conto di:

1. considerare prioritariamente la necessità di garantire l'attecchimento delle piante in funzione delle caratteristiche climatiche della stazione vegetazionale del sito d'intervento, delle caratteristiche di resistenza ai patogeni nonché garantire il rispetto dei principi di conservazione della biodiversità coerentemente con le indicazioni contenute nella D.G.R. 27 maggio 2019, n. 24-9076;
2. selezionare accuratamente le specie in funzione delle loro risposte sia ecofisiologiche che nei confronti degli inquinanti e sostituire immediatamente gli esemplari morti;
3. garantire agli alberi messi a dimora un ambiente ottimale per l’accrescimento (per es. sufficiente spazio per lo sviluppo della chioma e delle radici);
4. creare diverse condizioni di accrescimento con alberi appartenenti a specie diverse ed aventi diversa età;
5. raggruppare piante di specie diverse ma con uguali esigenze di gestione (irrigazione, potature, fertilizzazioni, ecc.);
6. considerare le specifiche indicazioni contenute del DM n.63 del 10 marzo 2020 - Servizio di gestione del verde pubblico e fornitura prodotti per la cura del verde: punti 8, 9 e 10, relativi alla gestione dei residui organici (potature) e scheda B relativamente ai livelli 1 e 3 del censimento del verde pubblico;
7. ridurre le emissioni legate alla messa a dimora e alla manutenzione.

In particolare per una corretta progettazione delle nuove aree forestate e per la loro conseguente manutenzione dovranno tenersi in considerazioni le seguenti norme e contributi

► Legge 14 gennaio 2013, n. 10 «Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani»
► DM n.63 del 10 marzo 2020 - Servizio di gestione del verde pubblico e fornitura prodotti per la cura del verde
► Decreto interministeriale 22 gennaio 2014 - Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN)
► Linee guida per la gestione del verde Urbano – MATTM, Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico, 2017
► «Strategia nazionale del verde urbano» – MATTM, Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico, 2018
► «Qualità dell’ambiente urbano Rapporto sistema nazionale per la protezione dell’ambiente», ISPRA (Rapporto annuale)
► Norme del progetto QUALIVIVA – MIPAAF 2015
► Prassi di riferimento UNI/PdR 8/2014 «Linee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi - Pianificazione, progettazione, realizzazione e manutenzione».
► Guida alla realizzazione e gestione delle “fasce tampone vegetate riparie arbustivearboree” - Regione Piemonte - IPLA -2018
► LINEE GUIDA CREDITI CARBONIO REGIONE PIEMONTE Deliberazione della Giunta Regionale 6 febbraio 2017, n. 24-4638 L.r. 4/2009 e L. 221/2015 - Disposizioni per lo sviluppo del mercato volontario delle crediti di carbonio da selvicoltura nella Regione Piemonte.

 

Ulteriori approfondimenti sono consultabili a queste pagine: