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Il Sistema Piemonte protagonista ad Expo 2015

Dal 19 al 24 giugno convegni, eventi e spettacoli per far conoscere il territorio

Il “Sistema Piemonte” è stato il protagonista ad Expo 2015 di una serie di eventi e di iniziative che si sono snodati senza sosta dal 19 al 24 giugno con lo scopo di cogliere questa straordinaria occasione per focalizzare l’attenzione sulle peculiarità sociali, economiche, turistiche e culturali del suo territorio e sulla sua capacità di continuo rinnovamento.

Il palinsesto messo a punto da Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino e Unioncamere Piemonte è stato davvero ricco: si è parlato di turismo d’impresa come nuovo asset di sviluppo del comparto, dei progetti innovativi e di ricerca in campo agro-ambientale finanziati in questi ultimi anni, di qualità per il cibo del futuro, dei siti che l’Unesco ha riconosciuto essere Patrimonio mondiale dell’umanità (a partire dai paesaggi vitinicoli di Langhe, Roero e Monferrato ad un anno esatto dal riconoscimento, ma anche Residenze sabaude, Sacri Monti, siti palafitticoli presistorici alpini, nonché la candidatura di Ivrea quale Città Olivettiana), di accesso al cibo nei percorsi didattici e negli scambi scolastici internazionali, dell’uso di tecnologie innovative per il controllo e la tracciabilità dei cibi. Leggi il programma Guarda il video

A corollario di queste proposte si è inserito lo spazio espositivo Piemontexperience, che, ricorrendo alle chiavi di lettura della qualità, della sostenibilità e dell’innovazione, si è dipanato in un percorso narrativo che ha rivelato tradizioni industriali, capacità di ingegnerizzazione, propensione alla ricerca, in una cornice di eccellenze architettoniche, culturali, ambientali ed enogastronomiche che hanno reso il Piemonte famoso nel mondo.

E Piemontexperience,il Piemonte come esperienza da vivere è il concept scelto dalla Regione per posizionarsi a livello d’immagine e che nasce come sintesi di un percorso volto a far emergere, invitando a scoprirle e viverle, le specificità e i tratti distintivi tipici di un territorio da sempre luogo capace di “rileggere” la propria cultura e la vocazione al continuo rinnovarsi. “Il nostro obiettivo - ha dichiarato il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, durante la presentazione del palinsesto agli organi di informazione - è aprire due finestre: una che si affacci sulle bellezze naturali e sui beni culturali del Piemonte; l’altra che faccia vedere gli oggetti che i piemontesi sanno creare e focalizzi l’attenzione sulle persone e sul saper fare che permettono di ottenere risultati di così grande prestigio”. L’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi, ha voluto rilevare che “con la presenza ad Expo si intende consentire ai visitatori di scoprire la variegata offerta del Piemonte, e per questo è stato predisposto un cartellone di iniziative che ne vogliono mettere in evidenza tutte le sue peculiarità”. “Domenica pomeriggio - ha ricordato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero - presenteremo ai visitatori di Expo le nostre eccellenze agroalimentari, che in tutto il mondo ci invidiano. Sará un viaggio multimediale con la partecipazione dei consorzi, delle associazioni, dei produttori che hanno fatto grande il sistema piemontese”. L’assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della Città di Torino, Maurizio Braccialarghe, ha ricordato essere l’Expo “un’occasione imperdibile per presentarci al pubblico internazionale con un palinsesto di assoluto livello capace di trasmettere emozioni”.

Piemontexperience. Nell’area a rotazione sul Cardo il 19 giugno è stato aperto Piemontexperience, che si è dipanato come un percorso narrativo che, seguendo il filo conduttore della qualità, della sostenibilità e dell’innovazione, ha rivelato tradizioni industriali, capacità di ingegnerizzazione, propensione alla ricerca, in una cornice di eccellenze architettoniche, culturali, ambientali ed enogastronomiche che hanno reso il Piemonte famoso nel mondo e che permettono al territorio di raccontarsi come sistema per mezzo di cosa lo rende unico: il saper fare e il saper innovare, il design e l’hi-tech, il gusto e l’ospitalità, la tradizione e la modernità. Ecco allora che alle eccellenze dell’enograstronomia sono stati abbinati il drone che permette di abbattere tempi e costi di analisi dello stato della vegetazione, le più raffinate produzioni di oreficeria e gioielleria, la bottiglia d’acqua bio, il microscopio digitale wi-fi, una riproduzione in 3d di una serra per coltivazioni in assenza di gravità. Dunque non solo un Piemonte da “gustare” per i vini, il tartufo, la nocciola, il cioccolato, ma anche un Piemonte da scoprire per le sue capacità imprenditoriali che mettono la sostenibilità al centro di filiere come l’edilizia e l’energia, e come cardine della propria rinnovata vocazione turistica. Guarda il video

Made in Piemonte e turismo d’impresa. “Turismo d’impresa, un nuovo asset per il turismo sostenibile. Made in Piemonte incontra le best practice europee” è stato l’argomento del convegno/talk show organizzato il 19 giugno dall’assessorato regionale alla Cultura e al Turismo. Ad una prima sessione più “accademico-istituzionale” sul tema del turismo d’impresa, le cui parole chiave sono state trasformazione, esperienza, appartenenza al territorio, patrimonio culturale, rispetto e tutela dell’ambiente, innovazione, ha fatto seguito una carrellata delle esperienze legate a questa forma di turismo. “Il turismo piemontese - ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi - ha ancora ampi spazi di crescita, ed un esempio è senza dubbio la capacità di coniugare le nostre eccellenze con il racconto della storia e delle esperienze che ci sono dietro, con quel saper fare delle persone che ne costituisce il valore aggiunto”.

Piemonte agri-food. Si è concluso con la consegna delle pergamene ai rappresentanti dei consorzi presenti “Piemonte agri-food: qualità per il cibo del futuro”, la kermesse svoltasi il 21 giugno di fronte ad oltre 150 rappresentanti di consorzi, associazioni, organizzazioni dei produttori. “Sono i nostri produttori la migliore garanzia alle domande di qualità - ha ricordato l’assessore regionale Giorgio Ferrero - Qualità per noi significa sapere da dove viene il cibo, da chi viene prodotto e come viene trasformato. La qualità del cibo è la migliore difesa dalle malattie, il primo passo per un mondo sano e sostenibile”. L’assessore ha anche sottolineato l’impegno economico della Regione Piemonte, “ultimo il bando sull’agroambiente che mette a disposizione dei nostri produttori 36 milioni di euro”. Sul palco sono sfilati i rappresentanti dei consorzi che hanno parlato di riso e di vino, di fiori e di formaggio, di carne piemontese e di nocciola tonda gentile, di mela rossa e di strade del vino.

Piemonte territorio Unesco. Avere sul proprio territorio diversi siti di grande rilevanza riconosciuti dall'Unesco quali Patrimonio mondiale dell'Umanità deve essere uno stimolo per un cambio di mentalità che sappia unire la tutela delle aree interessate con la valorizzazione e la promozione su scala globale: questo il filo conduttore del convegno che ha caratterizzato la giornata del 22 giugno. Nell’intervento di apertura dell’iniziativa, organizzata in occasione del primo compleanno del riconoscimento ottenuto dai paesaggi vitinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, che si sono aggiunti alle Residenze sabaude ed ai Sacri Monti, e curata dal tavolo interdirezionale formato dagli assessorati regionali all'Agricoltura, all’Ambiente, Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, e alla Cultura e Turismo, il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, è stato chiaro: “Abbiamo una grande responsabilità: vincere la sfida di fare dell’ambiente, del paesaggio, della cultura e delle persone che hanno contribuito a plasmare tutto questo l’occasione per dare vita ad un’economia sostenibile e creare posti di lavoro. Decisiva per il successo dell’operazione sarà la collaborazione dei sindaci, sentinelle della sua realizzazione sul territorio”. Su questi aspetti si è soffermata anche l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi: “E’ stato avviato un processo che deve andare oltre la tutela dei beni e intraprendere la strada della valorizzazione degli stessi, in modo che il riconoscimento Unesco diventi per il territorio un valore promozionale ed un motore per la crescita dell’economia legata al turismo”. L’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, ha invece posto l’accento “sull’importanza di far risaltare la qualità dei vigneti e l’economia che essi rappresentano, condizione essenziale perché il paesaggio rimanga in futuro come è oggi”, mentre l’assessore all’Ambiente e all’Urbanistica, Alberto Valmaggia, si è soffermato “sul percorso in atto in alcuni Comuni, che vede introdurre nei piani regolatori elementi di valorizzazione del paesaggio”. Al convegno, che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci, sono intervenuti anche Marco Valle, dell’Istituto superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione, Roberto Cerrato, dell’Associazione vitinicola Langhe-Roero e Monferrato, Adele Cesi, del Ministero dei Beni culturali, Pier Luigi Petrillo, del Ministero delle Politiche agricole, mentre Luca Natale e Arpad Kolozsvary-Kiss hanno portato le positive esperienze delle Cinque Terre e della regione ungherese del Tokaj e Carlo Della Pepa, sindaco di Ivrea, ha confermato che nel 2016 sarà presentato all’Unesco il dossier di candidatura quale città industriale del Novecento. Guarda il video


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Piemontexperience
Turismo d'impresa
Lo spettacolo di Cirko Vertigo
La qualità del cibo del futuro
Piemonte territorio Unesco

ggennaro

16 giugno 2015