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  • La scheda tecnica del bando (0kb)

Incentivi per acquisire e riavviare aziende in crisi o chiuse

Dall'11 giugno le imprese possono presentare la domanda per accedere alle agevolazioni

Nuova iniziativa della Regione per stimolare gli investimenti e riavviare l’attività industriale in Piemonte: è stato predisposto un bando che mette a disposizione 11 milioni di euro per agevolare le imprese che intendono acquisire aziende in crisi conclamata, a rischio di definitiva chiusura o già chiuse, in modo da salvaguardare le unità produttive e le rispettive professionalità.

L’obiettivo è venire incontro a quelle realtà interessate a subentrare nella proprietà con un progetto di investimento. La condizione essenziale per poter beneficiare dell’agevolazione, che sarà attiva dall’11 giugno, è il mantenimento di almeno il 40% del livello occupazionale dell’azienda o del centro di ricerca acquisito.

L’ammontare iniziale delle risorse assegnate è così suddiviso: 6.850.000 euro per la parte “Investimenti”, due milioni per la parte “Incentivi all’occupazione”, due per la parte “Formazione”.

I contenuti del bando sono stati presentati il 28 maggio dagli assessori regionali allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, e al Lavoro e Formazione professionale, Claudia Porchietto.

“E’ una proposta che va in più direzioni - ha sostenuto Giordano - Da una parte ci permetterà di contribuire ad evitare il dramma della chiusura di un'azienda e i relativi effetti che ne conseguono su imprenditori, lavoratori e famiglie, dall'altra consentirà un’azione di stimolo allo sviluppo in favore della competitività, perché dall’acquisizione può derivare certamente una spinta propositiva a livello produttivo per la realtà interessata. Di questi tempi, come è ben noto, le risorse a disposizione sono molte di meno rispetto al passato. Proprio per questo stiamo facendo un grande sforzo come Governo regionale per destinarle a provvedimenti qualificanti, che possano produrre più di un effetto positivo. Come per ogni nostra misura è l'elemento occupazionale ad essere il più qualificante. Bisogna infatti garantire che da operazioni di questo tipo, che trovano la base in contributi pubblici, ci siano benefici concreti per i territori di riferimento”.

Porchietto ha voluto mettere in evidenza alcuni dati: “Al 1° maggio 2012 in Piemonte 296 imprese per circa 15.800 lavoratori avevano fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale; 100, con circa 6000 dipendenti, avevano in essere una procedura concorsuale; 129 avevano cessato l’attività ed occupavano 4500 persone. Questa costituisce la possibile platea di imprese interessate dal bando. Insomma, la Regione Piemonte offre ancora una volta una exit strategy dalla crisi, in parte supplendo al silenzio del Governo nazionale. E lo fa difendendo il tessuto produttivo da possibili desertificazioni e tutelando i soggetti più deboli in queste vicende, cioè i lavoratori”.

lcitriniti

28 maggio 2012