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Un tavolo di crisi per il sistema neve

Già definite le azioni urgenti da intraprendere per fronteggiare l'emergenza

La prima riunione del tavolo di crisi sull’emergenza neve, svoltasi il 16 gennaio presso l’Assessorato regionale al Turismo, ha già definito le azioni da intraprendere per fronteggiare la situazione: definizione dei confini delle aree interessate e delle misure di intervento, individuazione dei soggetti danneggiati e dei riferimenti legislativi.

Istituito dalla Regione Piemonte a fronte delle scarse nevicate che stanno mettendo in grave difficoltà l’intero sistema turistico invernale piemontese, fanno parte del tavolo la Regione, Finpiemonte, le Province dei territori interessati dai comprensori sciistici, le Camere di commercio in rappresentanza di tutto il mondo produttivo, Arpiet e Cuneoneve e gli altri rappresentanti dei gestori degli impianti di risalita, Anci, Anpci (Associazione nazionale piccoli Comuni), Uncem e Cai, le organizzazioni sindacali, il Collegio dei maestri di sci, le guide alpine e i consorzi turistici.

Questo il dettaglio degli argomenti affrontati:

Definizione dei confini geografici dell’area di crisi. A Finpiemonte è stato affidato il compito di individuare i criteri oggettivi per delimitare i territori che hanno subito la siccità nevosa, a fronte di una media ponderata tra le mancate nevicate e in generale le condizioni meteo e la riduzione del fatturato delle imprese del settore.

Individuazione dei soggetti danneggiati. Se è evidente che tra coloro che hanno subito con maggiore drammaticità i danni della situazione metereologica ci sono le aziende che gestiscono gli impianti di risalita, altrettanto grave è l’impatto sull’indotto economico del settore alberghiero, della ristorazione e in generale delle attività commerciali dell’area colpita. A questi soggetti si aggiungono i lavoratori, con particolare criticità per quelli stagionali che hanno perso la possibilità di assunzione a causa del blocco della stagione.

Riferimenti legislativi. Ad oggi non esiste riferimento nella legislazione nazionale che individui lo stato di calamità da siccità nevosa. Una grave lacuna che la Regione si è impegnata a colmare gestendo la calamità a livello piemontese. Su iniziativa del presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, nell’ambito della discussione sulla Finanziaria 2012 verrà proposto un emendamento di modifica alla legge 2/2009 che regola il sostegno al sistema neve, in modo da prevedere un meccanismo di definizione dello stato di calamità a livello regionale, dando quindi poteri alla Giunta per intervenire a sostegno del settore e individuando nel bilancio risorse straordinarie per farvi fronte.

Azioni di intervento. Accelerazione delle procedure di erogazione dei contributi relativi all’innevamento artificiale della passata stagione (in modo da fornire documenti immediatamente bancabili alle stazioni sciistiche) e della stipula delle convenzioni con le stazioni medio-grandi e la pubblicazione del bando per le piccole, come previsto dalle modifiche appena introdotte dalla legge regionale 2 per sostenere economicamente il settore. Iniziative del mondo camerale attraverso il sistema dei confidi. Intervento sul mondo bancario piemontese per individuare una moratoria di almeno un anno sui ratei dei mutui delle imprese danneggiate dalla calamità. Richiesta al Governo di sospendere gli studi di settore delle imprese danneggiate dalla siccità nevosa. Richiesta di proroga della vita tecnica degli impianti di risalita in scadenza quest’anno, alla luce del mancato utilizzo usurante per assenza di neve.

“Il sistema neve è un’azienda e come tale va gestito in questo momento di calamità che ha colpito il settore - commenta l’assessore regionale all’Istruzione, Sport e Turismo, Alberto Cirio - Per cui, come avviene in casi analoghi per altri comparti economici, abbiamo deciso di istituire un tavolo di crisi che in questa fase di emergenza si riunirà con cadenza quindicinale e per il quale chiederò sostegno anche alla collega al Lavoro, Claudia Porchietto. Ci tengo, però, a sottolineare che non sarà un episodio occasionale, ma verrà mantenuto in pianta stabile come strumento operativo a servizio dell’intero settore. La concretezza è indispensabile più che mai in un momento come quello che stiamo attraversando e credo che già l’incontro di oggi, per quanto di insediamento, sia stato estremamente produttivo. Abbiamo condiviso e integrato le linee di intervento individuate dalla Regione e a partire da questo momento accelereremo per renderle effettive il prima possibile”.

Il prossimo incontro del tavolo è in programma lunedì 30 gennaio.

jurso

16 gennaio 2012