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La seconda fase della piattaforma dell'aerospazio

Investimenti per 40 milioni per sviluppare nuovi filoni innovativi

Inizia la seconda fase della piattaforma piemontese per l’aerospazio, che prevede investimenti per 40 milioni di euro (metà dalla Regione con i fondi europei e metà dai privati) per raccogliere i risultati sui progetti già portati avanti e per sviluppare nuovi filoni innovativi che possano consolidare la prestigiosa tradizione del Piemonte nel settore.

“Aggiungiamo un nuovo tassello al percorso di attuazione del Piano Competitività - ha messo in evidenza l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, dopo la riunione avuta il 23 gennaio con i rappresentanti del distretto - Dopo l'avvio della piattaforma automotive di qualche settimana fa, ci concentriamo adesso sul settore aerospaziale, dove verranno sviluppate nuove interessanti progettazioni. La fase 2 consentirà soprattutto di preparare al meglio il territorio alle nuove sfide che ci attendono, a cominciare dai bandi ministeriali per i distretti dell’Italia centro-settentrionale. Su queste opportunità il Piemonte, forte della sua tradizione, dovrà avere un ruolo di primo piano, anche grazie alla collaborazione avviata con la Regione Lombardia per la creazione di un unico meta distretto”.

La fase 2 della piattaforma aerospaziale piemontese intende offrire continuità e sviluppo ai progetti avviati nel 2008, intensificando la collaborazione tra centri di ricerca e sistema industriale che ha generato risultati eccellenti nel campo dei velivoli senza pilota (UAV) per il monitoraggio del territorio (record europeo il 30 settembre con la missione contemporanea di 3 velivoli), nello sviluppo di motoristica aeronautica eco-compatibile (Green Engine) e nelle tecnologie per l’esplorazione spaziale (Luna e Marte).

Rispetto ai finanziamenti della prima fase, il nuovo intervento registra l’inserimento di due nuove aree tematiche che tengono conto dell’evoluzione della tecnologia e degli assetti industriali del distretto: il tema della “cattura e rimozione dei detriti orbitanti” rappresenta una sfida su cui i principali gruppi aerospaziali europei stanno concentrando i loro sforzi e che si presta ad interessanti innesti nel tessuto industriale piemontese; la prospettiva di mercato guida anche “more electric aircraft”, che coniuga le esigenze di efficienza e sostenibilità dell’aeronautica con le ambizioni di innovazione di una larga parte degli specialisti della componentistica aerospaziale piemontese.

Si potrà così assicurare al Piemonte la competitività tecnologica di medio-lungo periodo, puntando soprattutto sulla crescita delle pmi. A questo proposito, il Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte, su impulso della Regione, ha sviluppato un approfondito studio strategico che ha consentito di identificare le tecnologie critiche più promettenti per il futuro delle filiere aerospaziali secondo i rigorosi standard internazionali di sviluppo TRL (Technology Readiness Level), per condividere con la Regione un percorso di crescita ancorato alla competizione sui mercati globali ed alle competenze radicate sul territorio.

Le misure di agevolazione, che verranno gestite da Finpiemonte, includeranno contributi finanziari, soprattutto per il coinvolgimento dei centri di ricerca e delle università, e finanziamenti a tasso agevolato con condizioni particolarmente favorevoli per le pmi. La procedura sarà a bando, con presentazione di progetti di almeno 3 milioni di euro che prevedano il coinvolgimento di un numero significativo di piccole e medie imprese (minimo il 30% del costo) e con auspicabile presenza di almeno un organismo di ricerca (non più del 20% del costo). La partecipazione delle grandi imprese è consentita a condizione che coinvolgano un numero significativo di pmi. Gli interventi devono collocarsi in una logica di filiera. L’obiettivo è di poter approvare e avviare i nuovi progetti entro l’estate.

23 gennaio 2012