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Gli aggiornamenti sul maltempo

 

 

9 novembre ore 17 - Cota e Ravello sorvolano il Piemonte per verificare i danni

Verificare i danni del maltempo e gli interventi per porvi rimedio è stato lo scopo del sorvolo in elicottero sul Piemonte effettuato fatto nel pomeriggio del 9 novembre dal presidente della Regione, Roberto Cota, e dall’assessore alla Protezione civile, Roberto Ravello Il velivolo, partito dall’aeroporto turistico di Collegno, è rimasto in volo per poco meno di un’ora e mezza ed ha sorvolato le province di Torino, Alessandria, Cuneo e Vercelli.

“Abbiamo visto - ha dichiarato Cota - gli interventi effettuati per evitare le esondazioni, da cui si capisce quanto è importante agire in prevenzione. A Trino, per esempio, è stato costruito un argine in un’ora, che ha permesso di evitare danni ingenti”. Tra le zone sulle quali ci si è soffermati maggiormente c’è Torre Pellice, dove una frazione è rimasta isolata a causa del crollo di un ponte, e Alessandria, dove è stata allagata la caserma dei vigili del fuoco.

I filmati girati durante il sorvolo faranno parte della documentazione che la Regione invierà al Governo con la richiesta di fondi per la dichiarazione dello stato di calamità. Su questo aspetto il presidente si è detto “fiducioso in un’anticipazione dei fondi per i danni che il nostro territorio ha subito. Per una quantificazione precisa ci vorranno ancora tre o quattro giorni. Ma sottolineo il fatto che non abbiamo avuto morti non significa che non vi sono stati danni, che invece sono stati ingenti”.

“Il lavoro fatto oggi - ha concluso Cota - è comunque parziale: quello più importante riguarderà le frane, che non si vedono e sono molto pericolose e imprevedibili”. Guarda il filmato

8 novembre ore 21 - Chiusa la sala operativa regionale

La sala operativa della Protezione Civile regionale ha chiuso chiude l’attività di coordinamento, monitoraggio informativo e raccordo operativo delle forze del sistema regionale. Dalle 8 di venerdì e per 109 ore consecutive ha seguito puntualmente il dipanarsi dell’evento meteorologico.

In sala hanno garantito la loro presenza tutti gli organi istituzionali: il settore di Protezione civile e Sistema Antincedi boschivi (A.I.B.), i geologi, i funzionari delle Opere pubbliche decentrate per territorio, i giornalisti dell’Ufficio Stampa della Giunta, che hanno assicurato la corretta gestione delle informazioni con i media locali e nazionali mediante l’invio di comunicati stampa e il contatto diretto con i numerosi colleghi, e garantito la puntuale e tempestiva informazione con l’aggiornamento in tempo reale dei siti web di Piemonte Informa e della Protezione civile, che hanno complessivamente registrato quasi 200.000 contatti.

Anche la componente del volontariato regionale ha contribuito fattivamente nelle attività svolte, garantendo un presidio fisso legato all’ascolto radio (più di 48.000 agganci alla rete regionale) e alla segnalazione dei contingenti di volontari in operazioni di monitoraggio preventivo e supporto operativo in alcuni interventi richiesti dagli enti locali (i più rilevanti ad Alessandria e Trino). Una postazione è stata assegnata alla Prefettura di Torino, che ha svolto le proprie attività con il supporto tecnico di un presidio fisso di Vigili del Fuoco, mentre il Centro funzionale di Arpa Piemonte ha costantemente assicurato l’aggiornamento meteo in tutte le fasi dell’evento.

Le richieste di intervento dal territorio sono state 850. I Comuni interessati dai fenomeni alluvionali, esondazioni torrentizie e dissesti sono stati complessivamente 150 ed 800 le persone precauzionalmente fatte evacuare, in particolare nell’Alessandrino e nel Torinese. Per svolgere queste attività sono stati utilizzati 1.700 mezzi (fuoristrada, macchine movimento terra, autocarri e furgoni) e sono stati usati insacchettatrici, motopompe, gruppi elettrogeni, elettropompe, torri faro, barriere anti-inondazione, generatori e attrezzature manuali.
Numerose sono state le visite del presidente Cota per verificare l’evoluzione dell’evento e sostenere l’operato degli uomini impegnati nelle attività di prevenzione e soccorso, mentre l’assessore regionale alla Protezione civile, Roberto Ravello, presenza costante in sala, ha partecipato a tutti i collegamenti in videoconferenza con il Centro funzionale, aggiornamenti fissi ogni 6 ore, e con il Comitato operativo costituito presso il Dipartimento di Roma. Il Capo dipartimento Franco Gabrielli è stato in visita alla sala operativa.

Il presidente Cota e l’assessore Ravello hanno dichiarato di poter riconoscere “con orgoglio l’ottimo lavoro svolto da quanti si sono impegnati durante questa emergenza: strutture regionali, volontari delle diverse associazioni presenti sul territorio, Prefetture, amministrazioni locali e mezzi di informazione. Tutti hanno contributo, con grande competenza e incredibile passione, a fare in modo che la gestione dell'evento si sia svolta in modo ottimale, senza danni alle persone. Partecipando personalmente alle attività che si sono svolte presso la sala operativa regionale, possiamo tranquillamente affermare, come confermato anche dal Capo dipartimento Gabrielli, che il nostro sistema di Protezione civile ha funzionato bene. Ora è importante anche adoperarsi perché cresca una cultura dove l’autoprotezione costituisca uno dei punti cardine del sistema, affinché i cittadini diventino attori consapevoli delle più semplici regole di comportamento in situazioni di emergenza”.

8 novembre ore 20.30 – Terminato lo stato di allerta in provincia di Alessandria

Ad Alessandria e provincia è stato dichiarato cessato questa sera lo stato d'allerta per il maltempo. Per precauzione, tuttavia, domani resteranno ancora chiuse le scuole ad Ovada e Silvano d'Orba. Sta rientrando anche l'emergenza per l'acqua non potabile in in Val Borbera: nella bassa valle l'ordinanza che ne vieta il consumo per usi alimentari sarà con ogni probabilità revocata domani, per l'alta valle, invece, potrebbe essere necessario qualche giorno in più.

8 novembre ore 17 – Cota: “Ora valutare i danni”

Il presidente Roberto Cota dichiara che “ora che il peggio dal punto di vista meteorologico è passato, dobbiamo valutare i danni lasciati dall’alluvione di questi giorni”.

“Il fatto che non ci siano stati i morti, grazie al nostro sistema di Protezione civile, non significa però che il Piemonte non abbia subito danni ingenti, che invece l’alluvione ha causato in varie zone. Per rendermene conto - annuncia - domani pomeriggio effettuerò un sorvolo in elicottero delle zone alluvionate insieme all’assessore alla Protezione civile, Roberto Ravello”.

8 novembre ore 15 - Rientrano i pazienti al Birago di Vische

Stanno rientrando i pazienti evacuati domenica dal Birago di Vische dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino. Il provvedimento si era reso necessario in via precauzionale considerata la vicinanza del fiume Dora. Da questa mattina sono in corso le operazioni di rientro dei 68 pazienti trasferiti al Maria Vittoria, San Giovanni Bosco e Cottolengo, che si concluderanno entro le 18. Si svolgerà invece domani il rientro dei 16 ospiti del padiglione disabili.

8 novembre ore 14.30 - La perturbazione si sta esaurendo

Il Centro funzionale regionale informa che la perturbazione presente al largo del Canale di Sardegna si muove lentamente verso nord, convogliando correnti umide sulla nostra regione. Nel pomeriggio e nella serata odierna le correnti nei bassi strati piegheranno da est determinando ancora precipitazioni diffuse, anche localmente intense sui settori meridionali ed occidentali del Piemonte fino alla prima mattinata di domani. La successiva graduale rimonta dell'alta pressione favorirà il miglioramento delle condizioni meteorologiche e l'esaurimento dei fenomeni a partire dal pomeriggio di domani, determinando tuttavia, per i giorni seguenti, la formazione di foschie e nebbie in banchi sulle pianure nelle ore più fredde della giornata.

Permangono criticità ordinare per via dei deflussi nelle valli Chiusella, Cervo, Sesia, Susa, Chisone, Pellice, Po, Varaita, Maira, Stura di Demonte, e Tanaro, nonché nelle pianure settentrionali e del Torinese e nella collina e pianura del Cuneese.

8 novembre ore 10 - Il maltempo si sta attenuando

Continua il miglioramento delle condizioni del tempo in Piemonte, dove la notte è trascorsa tranquilla con piogge inferiori al previsto e il livello dei fiumi, compreso il Po, che continua a scendere.

Dalla sala operativa della Protezione civile della Regione, rimasta aperta durante la notte, comunicano che le piogge hanno interessato l’alto Tanaro, dove sono state deboli o debolmente moderate, e la fascia prealpina del Saluzzese e del Pinerolese, con intensità localmente moderate. Il deflusso delle acque dei fiumi continua, con l’eccezione di alcuni piccoli corsi che presentano picchi definiti dai tecnici di moderata criticità: è il caso dell’Ellero nel Cuneese e del Ghiandona al confine fra Cuneese e Torinese.

Secondo le previsioni dell’Arpa, l'attenuazione del maltempo proseguirà per tutta la giornata con un ulteriore miglioramento dal pomeriggio.

7 noovembre ore 23 – La situazione migliora, ma non abbassare la guardia

La situazione del maltempo sta migliorando ma permane alta l’attenzione, in quanto nelle prossime ore vi saranno ancora delle precipitazioni su tutto l’arco alpino, in spostamento progressivo dal basso Tanaro sino al Nord Piemonte, in intensificazione nella notte.

Secondo le previsioni del Centro funzionale, le precipitazioni previste determineranno un generale nuovo incremento dei livelli dei corsi d’acqua, sia nel bacino del Po che del Tanaro, dalla mattinata di domani.
La quota neve è in discesa, da 2.000 a 1.800-1.700 metri, fattore positivo per limitare l’ampiezza dei deflussi. Un’attenuazione definitiva delle precipitazioni è attesa per il tardo pomeriggio di domani. La sala operativa della Protezione Civile resterà aperta anche questa notte per seguire la situazione.

L’assessore regionale alla Protezione Civile, Roberto Ravello, che dall’inizio dell’evento segue costantemente il monitoraggio del territorio ed il coordinamento degli interventi, ha dichiarato: "I dati in nostro possesso delineano uno scenario che ci fa ben sperare. Non è ancora il momento di abbassare la guardia, tanto che la sala operativa resterà aperta ancora stanotte e domani per garantire un monitoraggio continuo e costante. E' opportuno raccomandare ancora una volta a tutti i piemontesi le basilari norme di prudenza ed autoprotezione".

7 novembre ore 15 - Ravello: “L’attenzione resta alta, prosegue il monitoraggio del territorio”

L’ultimo bollettino diramato dal Centro funzionale regionale rileva che nelle ultime 12 ore sono state registrate precipitazioni a carattere sparso, tra il debole ed il moderato, con valori localmente forti in provincia di Cuneo, nelle zone di Vinadio (44 mm), Brossasco (39 mm), Barge (34mm) e Saluzzo (47mm). Per quanto riguarda i fiumi, i livelli idrometrici nell’alto Tanaro sono in calo al di sotto della criticità moderata. Nelle sezioni di Asti e di Masio (Al) i livelli sono in diminuzione, pur rimanendo al di sopra della soglia di moderata criticità, a Montecastello (Al) il livello è stazionario. La Stura di Demonte a Fossano è in calo, i livelli del Po tra Carignano e Crescentino sono al di sopra della soglia di moderata criticità, ma in diminuzione, a Valenza ed Isola S.Antonio (AL) i livelli sono in lieve crescita oltre la moderata criticità.

"L'attenzione resta alta, il monitoraggio continuo e costante del territorio prosegue al fine di garantire l'incolumità dei cittadini - ha dichiarato l’assessore regionale alla Protezione civile, Roberto Ravello, anche oggi presente nella sala operativa di Corso Marche. - Invitiamo ancora una volta i piemontesi a tenere atteggiamenti corretti e prudenti ed a non sostare, quindi, sui ponti e lungo gli argini dei fium”.

Nelle prossime 12 ore il minimo al suolo si muoverà verso nord e si avvicinerà nuovamente alla Liguria di Ponente e al Piemonte meridionale, causando una nuova intensificazione dei flussi e delle precipitazioni. Previsto in serata un abbassamento della quota neve fino a 1600/1700 metri, con possibili valori localmente inferiori sul Cuneese.
Nel pomeriggio si prevedono precipitazioni deboli diffuse, moderate a ridosso della fascia pedemontana alpina, con valori localmente forti su Biellese, Torinese e Cuneese dal tardo pomeriggio. Dalla notte si prevede un’ulteriore intensificazione delle precipitazioni su Torinese e Cuneese, con valori localmente molto forti.

I livelli lungo l’asta del Tanaro saranno in calo al di sotto delle soglie di moderata criticità, così come quello del Po ai Murazzi di Torino, che si manterrà in prossimità della soglia di attenzione. Nella nottata la ripresa delle precipitazioni determinerà un generale nuovo incremento dei livelli dei corsi d’acqua già interessati dall’evento.

7 novembre ore 13 - Chiesto lo stato di calamità naturale

Il presidente Roberto Cota annuncia che la Giunta regionale, nella riunione di questa mattina, ha deliberato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale. Inoltre, si richiede che venga al più presto finanziato il piano per il dissesto idrogeologico già sottoscritto tra Regione e Ministero dell’Ambiente.

7 novembre ore 12 - Treni regolari su tutte le linee

La circolazione dei treni è ritornata regolare in tutto il Piemonte con il ripristino delle linee Pinerolo-Torre Pellice ed Acqui Terme-Ovada-Genova, chiusa per una frana tra Campo Ligure e Ovada caduta sui binari.

7 novembre ore 6 - La situazione in Piemonte

Il bollettino di aggiornamento diramato alle 6 dal Centro funzionale regionale rileva che nelle ultime 12 ore sono state registrate precipitazioni localmente forti sulle zone delle Valli dell’Orco, Lanzo, Sangone, Varaita, Maira, Stura di Demonte e nella pianura e colline torinesi; moderate e deboli nel resto del Piemonte. La quota della neve si è tenuta nella notte fra i 1800-1900m.

I livelli idrometrici lungo l’asta del Tanaro rimangono su valori di moderata criticità, il colmo di piena è transitato da Asti con livelli di attenzione. Da segnalare nel Cuneese i livelli ancora prossimi all’elevata criticità nello Stura di Demonte, a Fossano, senza ulteriori incrementi. Il colmo di piena del Po sta transitando a Torino con valori prossimi di elevata criticità: tale situazione permane lungo tutta l’asta del fiume con livelli idrometrici stazionari, fino alla confluenza con la Dora Baltea. I livelli degli affluenti del torinese sono in calo al di sotto della moderata criticità.

Nelle prossime 12 ore la perturbazione si avvicinerà nuovamente alla Liguria di Ponente e al Piemonte meridionale causando una nuova un’intensificazione delle precipitazioni. Le piogge nella mattinata saranno sparse a carattere di rovescio a ridosso della fascia pedemontana e alpina, di intensità debole o localmente moderata. Fenomeni diffusi e intensi sono previsti su tutta la regione con valori localmente forti sul Cuneese e basso Torinese, fino ad intensificazione dei fenomeni nell’arco alpino nella notte.
Nelle prossime ore transiterà la piena del Tanaro da Alessandria con livelli prossimi alla soglia di attenzione confluendo poi nel Po. Nel Torinese la piena del Po transiterà fino alla confluenza con la Dora Baltea determinando livelli vicini all’elevata criticità, successivamente raggiungerà le pianure del Vercellese e fino alla confluenza con il Sesia e il Tanaro con livelli di moderata criticità.

6 novembre ore 23.45 - 150 persone evacuate a Torino

Evacuate da Torino 150 persone residenti in corso Moncalieri, nell’area del Fioccardo vicino al Po, che sono state trasportate presso la Croce Rossa di Settimo Torinese fino alle ore 12 di domani.

6 novembre ore 21 - Conclusa l’evacuazione precauzionale del Birago di Vische

Il pericolo di esondazione del fiume Dora ha imposto in via precauzionale l'evacuazione della sede Birago di Vische dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino. I 68 pazienti sono stati trasferiti al Maria Vittoria, al San Giovanni Bosco e al Cottolengo.

6 novembre ore 19 - Torna regolare la ferrovia Torino-Savona

E' ritornata regolare la circolazione sulla ferrovia Torino-Savona, interrotta nel tratto Savigliano-Fossano a causa dell'esondazione del fiume Mellea. Permane bloccata, per verifiche tecniche, fino alla tarda mattinata di domani la tratta Pinerolo-Torre Pellice. Circolazione su un solo binario per permettere la rimozione dei detriti portati dal Tanaro sulla Torino-Alessandria tra Alessandria e Felizzano.

6 novembre ore 18.30 - L'aggiornamento delle previsioni

Situazione. L’aggiornamento del Centro funzionale regionale rileva che nelle ultime 12 ore sono state registrate precipitazioni molto forti sulle zone pedemontane dal settore occidentale a quello sudoccidentale e forti sulle pianure del Cuneese e del Torinese. Deboli con valori localmente moderati altrove. I massimi nelle ultime 6 ore sono i 72.4 mm di Niquidetto (To) ed i 70.4 mm di Coazze (To) ed i 60.8 mm di Torino Giardini Reali. Nel pomeriggio la quota neve si è abbassata nel Cuneese e nel Torinese fino a 2000 m, localmente 1800 m, mentre è rimasta sui 2300 m nei settori settentrionali. A 2000 m alle ore 17.00 si misuravano 20-25 cm. L’intensità delle nevicate si è ridotta nel Verbano, mentre è aumentata nei settori occidentali: mediamente tra i 2600 e i 2800 m l’altezza media del manto nevoso è al momento attuale di 130-150 cm . Alle ore 16.30 a Passo del Moro (Macugnaga, 2823m slm) e al rifugio Gastaldi (Balme, 2672 m slm) sono stati registrati 147 cm, 126 cm al rifugio Vaccarone (Giaglione, 2755 m slm), 134 cm al Colle dell’Agnello (Pontechianale, 2685 m slm.), 28 cm al Colle della Lombarda (Vinadio, 2316 m slm). Diffusi distacchi di valanghe, anche di medie dimensioni, sono da attendersi alle quote superiori ai 2600 m.

Si registra una situazione di moderata criticità lungo l’intera asta del Tanaro, con superamenti dei livelli di elevata criticità in alcune sezioni della Stura di Demonte (Fossano) e dell’alto Tanaro. I livelli del Po sono cresciuti nelle ultime ore particolarmente nel Torinese, raggiungendo valori prossimi all’elevata criticità a valle di Torino e alla condizione di moderata criticità a monte; valori superiori o prossimi all’elevata criticità sono stati registrati sul Pellice e negli altri corsi d’acqua del Pinerolese, attualmente in diminuzione. I livelli degli affluenti del Po nel Torinese (Dora Riparia, Stura di Lanzo, Orco, Malone e Dora Baltea) sono prossimi ai valori di moderata criticità.

Previsioni. Nelle prossime 12 ore le precipitazioni saranno ancora diffuse, di intensità generalmente debole o localmente moderata. Valori localmente forti potranno ancora interessare la fascia pedemontana tra Torinese e Cuneese. Nelle ore centrali della giornata di domani si prevede un’ulteriore attenuazione dei fenomeni, mentre dalla serata saranno nuovamente possibili precipitazioni localmente forti sul settore meridionale ed occidentale.

I livelli lungo l’intera asta del Tanaro rimarranno sui valori di moderata criticità. La portata del Po si manterrà su valori di moderata criticità, con possibili avvicinamenti ai valori di elevata criticità a monte di Torino; i livelli degli affluenti del Po a valle di Torino si prevede diminuiscano nelle prossime ore. La piena del Po a valle delle confluenze del Torinese raggiungerà il colmo con valori prossimi alle soglie di moderata criticità entro la fine della giornata, andando successivamente a diminuire. Si prevede che la portata del Po raggiunga il colmo a Torino nel corso della notte, con valori di moderata criticità.

6 novembre ore 17.30 - Domani chiusa la Pinerolo-Torre Pellice

Resterà chiusa domattina in via precauzionale la linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice. Verrà sostituita da un servizio di autobus per permettere nelle ore diurne un monitoraggio sull'intera zona. Dopo di che potrà essere ripristinata.

6 novembre ore 17.15 - Domani molte scuole chiuse

Domani saranno chiuse le scuole superiori delle province di Torino, Alessandria e Cuneo e tuttl le scuole di Torino, Nichelino, Moncalieri, Carmagnola, Ceva. In provincia di Vercelli chiuse le scuole superiori di Crescentino e Trino, mentre quelle di grado diverso del paesi della fascia lungo il Po e della Valsesia resteranno aperte per non creare disagi alle famiglie e sarà a loro discrezione avvalersene.

6 novembre ore 17 - Evacuate 100 persone a Pianezza

I vigili del fuoco hanno evacuato dalle proprie abitazioni un centinaio di persone a Pianezza, in provincia di Torino. La misura è stata disposta a scopo precauzionale in seguito alle infiltrazioni di acqua e al pericolo di smottamenti dopo le abbondanti piogge che hanno interessato la zona.

6 novembre ore 15.45 - Cota: "Allerta fino a domani"

Il presidente Roberto Cota annuncia che “la situazione è in equilibrio, ma l’allerta durerà ancora fino a tutto domani”.

6 novembre ore 15,30 - Gabrielli: “Il Piemonte ha mostrato tutta sua efficienza”

"Anche in questa occasione il sistema della Protezione civile della Regione Piemonte ha dimostrato tutta la sua capacità e la sua efficienza": lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, in visita alla sala operativa regionale a Torino per seguire l'evoluzione del maltempo. Ad accoglierlo il presidente Roberto Cota e l’assessore Roberto Ravello.

6 novembre ore 15.30 - Rientrata situazione critica nell'Alessandrino

L’assessore regionale alla Protezione civile, Roberto Ravello, commenta che "se la situazione critica nell'Alessandrino è rientrata lo si deve al fatto che è stata gestita con grande tempestività ed efficienza".

6 novembre ore 15 - Per l’Aipo moderata criticità sui fiumi

I livelli di piogge finora registrati portano l’Agenzia interregionale per il Po (Aipo) a ritenere che l'onda di piena lungo l'asta del fiume possa attestarsi su valori prossimi al livello 2 di criticità (ordinaria/moderata) nel tratto a valle della confluenza del Ticino. Il colmo della piena dovrebbe transitare nella nottata con valori di poco inferiori al livello 3 nel tratto tra Moncalieri e la confluenza della Stura di Lanzo a San Mauro Torinese.

Nel tratto tra la confluenza della Dora Baltea a Crescentino e del Ticino (Ponte della Becca) dovrebbe permanere un livello di criticità ordinaria, che però potrà raggiungere livelli più consistenti alla confluenza tra il Po e il Tanaro, in ragione del notevole deflusso dal Tanaro stesso. Particolare attenzione è rivolta alle zone di confluenza degli affluenti sul Po a Moncalieri e sulla Dora Baltea a Ivrea.

6 novembre ore 14.30 - Le previsioni per le prossime ore

Il nuovo bollettino emesso dal Centro funzionale regionale annuncia che correnti umide da est-sudest a tutti i livelli continuano ad affluire sul Piemonte, determinando la persistenza di precipitazioni localmente intense sul settore occidentale fino alle prime ore del pomeriggio. Successivamente è attesa una decisa attenuazione. La quota neve è in graduale diminuzione fino ai 2100m in serata.

Nelle prossime 12 ore le precipitazioni saranno ancora diffuse e localmente di forte intensità sulla fascia pedemontana compresa tra Torinese e Cuneese. I massimi locali più intensi (attorno ai 50-60 mm in 6 ore) sono previsti in particolare sulle zone delle Alpi Cozie e Marittime.

I corsi d’acqua del Verbano, Vercellese e Biellese presenteranno livelli in diminuzione e al di sotto delle soglie di attenzione. I livelli lungo l’intera asta del Tanaro rimarranno sui valori di moderata criticità e l’onda di piena si propagherà da Alba fino ad Alessandria e successivamente alla confluenza con il Po.

Le piene degli affluenti del Po nel Torinese (Pellice, Dora Riparia, Stura di Lanzo, Orco, Malone e Dora Baltea), i cui livelli raggiungeranno valori di moderata criticità, determineranno un innalzamento del livello del Po a monte di Torino con valori prossimi alla soglia di elevata criticità. Più a valle il Po crescerà durante l’intera giornata raggiungendo i valori di colmo a partire dalla serata.

6 novembre ore 12.30 - Cota rinnova l’invito a non uscire

A margine dell’incontro avuto in mattinata nella sala operativa di Torino con il capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, il presidente Roberto Cota ha rinnovato ai piemontesi l’invito a “non andare in prossimità dei fiumi, dei corsi d’acqua, vicino ai sottopassi e su ponti, perché ci segnalano di tanti curiosi che vanno a vedere cosa accade vicino ai fiumi, ma questo è molto pericoloso. Uscite solo se strettamente necessario. Siamo attrezzati per affrontare questa situazione, siamo in stato di allerta da tre giorni, sapevamo che la perturbazione aveva questa direzione. Adesso è in atto un’intensificazione nella zona del Pinerolese, ma i nostri uomini e donne volontari della Protezione civile sono sul posto, lungo gli argini, nei punti di maggiore problematicità”.

6 novembre ore 12 . Crolla un ponte a Torre Pellice

E’ crollato il ponte Albertenga a Torre Pellice, che collegava il centro del paese alle frazioni ed era stato già chiuso in via precauzionale. Le frazioni non restano, comunque, isolate e non si registrano danni alle persone. Lo comunica l’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile della Regione Piemonte, Roberto Ravello, presente da venerdì nella sala operativa regionale per monitorare la situazione e coordinarsi con i centri operativi della Province e della Prefettura di Torino.

6 novembre ore 11,30 - Ferrovia interrotta tra Savigliano e Fossano

L’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, informa che la ferrovia Torino-Savona è stata interrotta tra le stazioni di Savigliano e Fossano dall'esondazione del fiume Mallea. Le operazioni per liberare i detriti che, trasportati dalle acque, hanno ostruito la base del ponte, dovrebbero durare alcune ore. Trenitalia ha predisposto un servizio di autobus sostitutivi tra Cavallermaggiore e Fossano in entrambi i sensi di marcia.

6 novembre ore 7 - Le previsioni per la giornata

Il bollettino appena emesso dal Centro funzionale regionale annuncia che il posizionamento del centro della vasta depressione che interessa il Mediterraneo occidentale è avvenuto a latitudini inferiori rispetto a quanto previsto inizialmente, facendo registrare valori di precipitazione più bassi del previsto sul settore più settentrionale del Piemonte e convogliando la fascia più intensa sulla Francia.

L’ingresso di aria fredda ha invece innescato precipitazioni a tratti anche molto forti sui settori occidentale e sudoccidentale. Tra i valori massimi registrati nella notte i 178 mm a Bobbio Pellice, 107 mm a Praly, 81 mm a Balme (To). La quota delle nevicate è stata intorno ai 2200-2300 in tutti i settori: a Passo del Moro (Macugnaga) si misurano 125 cm, al rifugio Gastaldi (Balme) 115 cm, al rifugio Vaccarone (Guaglione) 96 cm, al Colle dell’Agnello (Pontechianale) 96 cm. Nell’alto Tanaro (Garessio e Piantorre) i livelli idrometrici hanno raggiunto le soglie di elevata criticità. A valle della confluenza con la Stura di Demonte i livelli sono in crescita verso la soglia di attenzione grazie al contributo degli affluenti minori. Nel Torinese i corsi d’acqua sono in crescita fino ad una situazione di moderata criticità; restano prossimi ai valori di attenzione i livelli del Sesia e del Cervo. Incrementi più contenuti, al di sotto dei livelli di attenzione, nei settori alpini occidentali del Cuneese e nel Toce. A monte di Torino i livelli del Po sono in crescita verso valori di attenzione, a valle della città gli incrementi sono più consistenti grazie al contributo degli affluenti. Durante la notte nella sala operativa della Protezione civile regionale non sono arrivate segnalazioni dal territorio.

Le piogge rimarranno intense sul settore nordoccidentale ed occidentale per la mattinata di oggi, mentre una decisa attenuazione è attesa dal pomeriggio. Massimi locali più elevati (attorno a 60-70 mm in 6 ore) sono attesi sulle zone delle Alpi Cozie e Marittime. Pertanto, i livelli idrometrici del Tanaro si manterranno prossimi alla moderata criticità ed incrementi più contenuti verranno registrati nei corsi d’acqua del Verbano, Vercellese e Biellese. In provincia di Torino gli affluenti del Po, dal Pellice alla Dora Baltea, raggiungeranno valori di moderata criticità; conseguentemente, i livelli del fiume saranno in crescita fino alla soglia di attenzione ed i valori massimi verranno raggiunti a Torino a partire dalla serata.

6 novembre ore 0.30 - Aggiornamento della situazione

Il Centro funzionale regionale annuncia che le precipitazioni nelle ultime ore si sono attenuate. I valori massimi si sono toccati a Barge, Pamparato e San Damiano Macra, nel Cuneese. Le nevicate hanno permesso l’accumulo di neve al suolo, fino ai 130 cm del Passo del Moro, nell’Ossola. Anche la portata dei fiumi ha risentito di questa diminuzione.

Le piogge riprenderanno nella notte e si prevede che entro le 8 di domenica raggiungeranno valori elevati, con picchi di 120 mm in Valsesia e nelle valli Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone, Susa, Chisone, Pellice e Po. Fino alle 18 si prevedono poi precipitazioni intense dalle valli di Lanzo al Cuneese. I corsi d’acqua, Po compreso, dovrebbero attestarsi su livelli di moderata criticità.

Ad Alessandria sono stati disposti gli sgomberi cautelativi per circa 300 persone che abitano lungo l’asta del Po.

5 novembre ore 20 - Nuovo aggiornamento

Il nuovo bollettino di aggiornamento diramato dal Centro funzionale regionale rileva che la vasta depressione si approfondisce ulteriormente sul Mediterraneo occidentale e continua a convogliare un intenso flusso di masse d’aria umida da sudest sulla nostra regione.

Nella provincia di Cuneo è stata disposta la chiusura di alcuni ponti sull’asse del Tanaro, nell’Alessandrino la fase critica è rientrata in queste ultime ore, mentre per le zone del Biellese e del Torinese si è intensificata l’attività di controllo. Nelle ultime 12 ore sono state registrate ancora piogge forti su quasi tutto i Piemonte ad eccezione delle valli occidentali del Cuneese e del Torinese, dove le precipitazioni sono state moderate. Tra i valori massimi registrati, sono da segnalare le stazioni del Savonese sul bacino del Bormida di Millesimo (Calizzano e Murialdo Bormida) con valori intorno ai 130 mm, in prossimità dello spartiacque savonese (Settepani e Osiglia) con superamento della soglia di elevata criticità. Nelle altre zone sono da segnalare per una certa criticità le stazioni di Camparient (BI), Mottarone (VB), Perlo e Viola (CN), Piano Audi e Sparone (TO). La quota delle nevicate, dopo essere salita in mattinata fino ai 2500 m, si è attestata nel secondo pomeriggio sui 2300-2400 m in tutti i settori, eccetto le zone dalla Valle Gesso all’Appennino, dove è sempre rimasta a quote più elevate.

I livelli dell’Orba e del Bormida si mantengono in prossimità delle soglie di moderata criticità. Il passaggio della piena sul Tanaro a valle di Alessandria ha portato i livelli in prossimità delle soglie di elevata criticità. Nei settori settentrionali i livelli dei corsi d’acqua sono in generale aumento, con gli incrementi maggiori, registrati nei bacini del Sesia, Cervo, Dora Baltea, Orco, Stura di Lanzo. Lungo il Po incrementi significativi, attualmente al di sotto delle soglie di attenzione, si registrano nel tratto piemontese orientale.

L’assessore regionale alla Protezione civile, Roberto Ravello, ancora presente da questa mattina nella sala operativa della Protezione Civile regionale, continua a seguire insieme agli operatori l’emergenza maltempo: “Procedono su tutto il territorio piemontese le azioni di monitoraggio nelle zone interessate dal maltempo e prosegue l’azione di coordinamento della Sala operativa regionale con il Dipartimento nazionale e alla luce dell’intensificarsi del fenomeno è stato rafforzato il monitoraggio in stretto collegamento con la Prefettura di Torino, mentre le criticità sul nodo si Alessandria sono in fase di riduzione ad opera dei volontari del coordinamento”.

5 novembre ore 19.45 - Lunedì scuole chiuse a Torino

Le scuole di ogni ordine e grado di Torino resteranno chiuse lunedì. La decisione è stata presa nella riunione che si è svolta nel pomeriggio in Prefettura.

5 novembre ore 18 – Cota: “Tutti in allerta fino a lunedì”

Il presidente Roberto Cota, in visita alla sala operativa della Protezione civile regionale, ha dichiarato che “la cosa di cui più mi preoccupo in queste ore è di fornire informazioni ai cittadini, affinché evitino di mettersi in situazioni di pericolo, come sostare in prossimità di corsi d’acqua, ponti, sottopassi e tutte le zone di oggettivo pericolo. Ci sono costantemente in campo turni di 1500-2500 volontari della Protezione civile, forti del nostro ‘esercito’ di 15.000 unità a disposizione. Naturalmente la Protezione civile siamo anche tutti noi, cittadini del Piemonte, ed è per questo che rinnovo l’invito per la serata e per tutta la giornata di domani a non circolare se non strettamente necessario”.

Per quanto riguarda “gli interventi dei nostri uomini e delle nostre donne in queste ore, posso dire che si sono svolti in varie zone del Piemonte e con particolare efficacia sul Bormida, dove una situazione di emergenza è stata ottimamente gestita. A tutti i volontari va il mio ringraziamento e quello di tutti i piemontesi”.

5 novembre ore 16 - Norme di autoprotezione

E’ importante ascoltare la radio o guardare la televisione per apprendere eventuali avvisi di condizioni meteorologiche avverse e rimanere informarti sull’evolversi della situazione.

E’ fondamentale affidarsi alle informazione ufficiali e rispettare sempre le disposizioni delle autorità preposte alla gestione dell’emergenza (il Comune e la Protezione civile). Ogni Comune deve disporre di un piano di protezione civile nel quale sono definiti i comportamenti che i cittadini devono tenere in caso di evento.

Le alluvioni possono determinare due tipi di eventi: la grande piena fluviale, generalmente più lenta e che consente il tempo di assumere le misure necessarie, e le piene-lampo, che sono invece fenomeni rapidissimi per i quali è necessario conoscere norme di autoprotezione.

Ricordare che durante e dopo le alluvioni, l’acqua dei fiumi è fortemente inquinata e trasporta detriti galleggianti che possono ferire o stordire. Macchine e materiali possono ostruire temporaneamente vie o passaggi che cedono all’improvviso: se non si è in fase di preallarme e non piove, porre al sicuro la propria automobile in zone non raggiungibili dall’allagamento; le strade spesso diventano dei veri e propri fiumi in piena.

E’ basilare mantenere sempre la calma, evitare di recarsi in cantine e seminterrati e salire invece ai piani più alti, senza usare l’ascensore. Cercate di aiutare le persone in difficoltà (bambini, anziani e disabili), senza mettere in pericolo la vostra incolumità.

Uscire di casa solo se necessario; inoltre, è utile avere in casa oggetti di fondamentale importanza in caso di emergenza: kit di pronto soccorso, scorta di acqua potabile, generi alimentari non deperibili, torcia elettrica con pile di riserva, carta e penna. Se invece ci si trova fuori casa, è consigliabile non usare l’automobile, evitare di sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua o sopra ponti e passerelle ed attraversare i sottopassi.

Per informazioni sulla rete stradale e autostradale consultare www.stradeanas.it, www.autostrade.it, www.autostradatomi.it, www.tosv.it, www.satapweb.it, www.ativa.it

5 novembre ore 15.30 - Aggiornamento della situazione

L’ultimo bollettino di aggiornamento diramato dal Centro funzionale regionale rileva che nelle ultime 12 ore sono state registrate ancora piogge con valori forti su quasi tutto il territorio regionale, soprattutto nelle zone del Toce, Chiusella, Cervo, Valsesia, Valle Tanaro, Belbo e Bormida.

Dai rilevamenti in corso e dalle segnalazioni pervenute si segnalano in particolare frane e smottamenti che interessano la rete viaria provinciale e secondaria alessandrina, particolarmente nell’Ovadese, con allagamenti e invasioni parziali della careggiata da parte di detriti. Un ampio allagamento si è verificato ad Alessandria nel quartiere Pista Alta a causa della fuoriuscita di acqua del Bormida dall’area golenale con sommersione di un centro commerciale. Su tale area è in corso un importante intervento con autopompa per prosciugare la zona.
Nelle prossime 12 ore è attesa un’ulteriore intensificazione delle precipitazioni che risultano ancora diffuse con valori localmente forti. I fenomeni nelle zone del Belbo, Bormida e Scrivia tenderanno ad attenuarsi in serata. A partire da metà pomeriggio i massimi di precipitazione tenderanno a spostarsi verso Canavese e Valli di Lanzo e nel corso delle ore successive interesseranno il Piemonte occidentale.

Nelle prossime ore si prevede un incremento dei livelli del Tanaro fino ad Asti e della Bormida fino a Cassine con livelli di moderata criticità. Ad Alessandria il colmo di piena già raggiunto dalla Bormida permarrà quindi per alcune ore per gli ulteriori apporti. Nei settori settentrionali gli aumenti di portata saranno significativi per i bacini compresi tra le province di Verbania, Vercelli, Biella e Torino superando i valori di moderata criticità. I livelli del Po saranno in crescita a valle di Torino per il contributo degli affluenti alpini con possibili superamenti delle soglie di elevata criticità a partire dalla notte odierna.

L’assessore regionale alla Protezione civile, Roberto Ravello, presente da questa mattina nella sala operativa della Protezione Civile regionale, segue insieme agli operatori l’emergenza maltempo “Tutto il territorio piemontese è puntualmente monitorato e siamo in costante collegamento con il Dipartimento nazionale, le Province, l’Aipo ed il volontariato per garantire il massimo coordinamento e una tempestiva risposta. Rinnovo l’invito alla prudenza, in particolare è opportuno uscire di casa solo se assolutamente necessario, evitare di mettersi in viaggio e non sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua, sopra i ponti e attraversare i sottopassi”.

 

5 novembre ore 13.30 - La situazione dei trasporti

L’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, annuncia che “la situazione dei trasporti piemontesi su ferro e su gomma è sotto controllo. Stiamo monitorando costantemente la situazione e tutti i servizi sono garantiti. Per ragioni di prudenza, consigliamo comunque a tutti di mettersi in viaggio solo se strettamente necessario. Siamo in contatto costante con le centrali operative di Rfi, Trenitalia e Gtt, le quali ci informano che al momento il traffico ferroviario è regolare”.

Due sole le linee che al momento destano qualche preoccupazione. Dalle 16 alle 21 di oggi in via cautelativa la tratta Germagnano-Ceres di competenza Gtt sarà effettuata con bus sostitutivi: domani verrà effettuato un sopralluogo e si deciderà se effettuare nuovamente il servizio con i bus nelle ore serali. Per quanto riguarda invece Trenitalia, l’unica linea che funziona con pullman sostitutivi è la Acqui Terme-Genova.

5 novembre ore 12.10 - Cota: "Stare lontano dai corsi d'acqua"

ll presidente Roberto Cota rinnova l’invito ai cittadini “a non sostare sui ponti ed a tenersi lontani dai corsi d’acqua, riducendo all’essenziale gli spostamenti ed evitando i sottopassi. Comunque, in caso di spostamenti di particolare urgenza è opportuno informarsi presso i gestori delle reti stradali Aiscat e Anas e le Province”.

5 novembre ore 11.50 – Gestita la criticità nell’Alessandrino

La sala operativa della Protezione civile regionale conferma che nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 novembre la situazione di criticità è stata ben gestita nell’Alessandrino, nei bacini Scrivia, Orba e Bormida, attualmente in fase di rientro.

5 novembre ore 11,30 - Evacuate famiglie a Ovada ed Alessandria

Una decina di famiglie che abitano in cascine alla periferia di Alessandria sono state fatte evacuare a causa dell'esondazione del fiume Bormida. La stessa sorte è toccata ad una quindicina di famiglie evacuate a scopo precauzionale dalle proprie abitazioni a Ovada, in quanto i tecnici hanno rilevato una serie di movimenti franosi che potrebbero creare problemi. Nella zona viene tenuto sotto costante controllo il livello dei fiumi. Sono una ventina le frane che hanni colpito le strade dell'Ovadese.

5 novembre ore 6 - Attesa una intensificazione delle piogge

Il bollettino di aggiornamento diramato alle 6 dal Centro funzionale regionale rileva che nelle ultime 12 ore sono state registrate piogge con valori generalmente forti su quasi tutto il Piemonte. In particolare, in provincia di Alessandria si segnalano criticità diffuse per frane ed esondazioni nella zona di Ovada. Dalle altre province non sono state al momento comunicate situazioni particolari di criticità.Tra i valori massimi sono da segnalare 291 mm a Ovada, 113 mm ad Arquata Scrivia, 96 mm a Sabbia (Vc), 109 mm a Valstrona (VB).

I livelli idrometrici dei corsi d’acqua del reticolo idrografico principale e secondario sono in crescita. Nel Piemonte meridionale si evidenzia il transito della piena dello Scrivia nella sezione di Guazzora e nei bacini di alto Tanaro ed Erro si registrano consistenti incrementi con valori prossimi alle soglie di moderata criticità. Nella sezione di Alessandria le portate della Bormida hanno superato i valori di elevata criticità grazie al contributo dell’Orba, la cui onda di piena sta defluendo verso valle. Nelle province di Verbania, Biella, Vercelli e nel Canavese i livelli sono in crescita ma rimangono comunque al di sotto delle soglie di attenzione.

Nelle prossime 12 ore è attesa una ulteriore intensificazione delle precipitazioni. Inizialmente le zone più interessate saranno a sud quelle a ridosso dello spartiacque appenninico tra la Liguria di Ponente e le province di Cuneo, Asti ed Alessandria, a nord il Verbano, l’alto Vercellese, il Novarese ed il Biellese registreranno valori localmente molto forti. Dal pomeriggio i massimi di precipitazione inizieranno a spostarsi verso il Canavese e le Valli di Lanzo.

5 novembre ore 0.15 – Nessuna novità dal bollettino di aggiornamento

Il bollettino di aggiornamento diramato a mezzanotte dal Centro funzionale regionale non segnala novità rispetto al quadro precedente.

5 novembre ore 0.10 – In campo 1300 volontari

L’assessore regionale alla Protezione civile, Roberto Ravello, ha comunicato che nella giornata del 4 novembre sono stati circa 1300 i volontari dei coordinamenti provinciali di Protezione civile e del Corpo AIB che, utilizzando 300 mezzi, hanno svolto azioni di monitoraggio del territorio e predisposto la posa di attrezzature.

4 novembre ore 19 – Valutare la chiusura delle scuole

In considerazione della situazione di criticità idrogeologica in atto e degli scenri previsti, il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore alla Protezione civile, Roberto Ravello, invitano i sindaci a valutare con la massima attenzione la necessità di un’eventuale chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio di competenza nella giornata di domani Inoltre, Cota e Ravello chiedono di monitorare con la massima attenzione le condizioni di sicurezza della viabilità normalmente fruita dagli studenti per accedere agli edifici scolastici.

4 novembre ore 18.10 – Invito a circolare il meno possibile

Il presidente Roberto Cota, invita i piemontesi, “senza creare allarmismi, a circolare il meno possibile nelle prossime 48 ore, se non strettamente necessario, soprattutto nelle zone già indicate come particolarmente a rischio dal punto di vista idrogeologico”.

4 novembre ore 16. Si conferma una situazione di criticità diffusa

Il nuovo bollettino meteorologico del Centro funzionale regionale conferma la situazione critica legata ad intense precipitazioni. Permane la saccatura atlantica che determina una condizione di forte perturbazione fino alla giornata di domenica. Le precipitazioni attese sono diffuse, generalmente moderate con valori localmente molto forti nelle province settentrionali, e a carattere temporalesco su Alpi Liguri e Appennini. La fase più critica di maltempo è attesa a partire da questa sera e per tutto il fine settimana con precipitazioni anche molto forti e diffuse che determineranno criticità anche di rischio idrogeologico.

Per le prossime 36 ore è prevista elevata criticità (3) nelle zone della Valsesia, Chiusella, Cervo ( province di Biella, Novara, Torino e Vercelli), Valli Orco, Lanzo e Sangone, con precipitazioni diffuse e la possibilità di fenomeni franosi ed esondazioni (fino ad ora non sono pervenute segnalazioni). E’ prevista nel resto del Piemonte una moderata criticità (2), che si presume verso una evoluzione più critica nella giornata di domenica nelle zone delle valli di Susa, Chisone, Pellice, Po, Varaita, Maira, Stura di Demonte e nella pianura del Cuneese.

Il presidente della Regione, Roberto Cota, è intervenuto nel primo pomeriggio, insieme all’assessore alla Protezione civile, Roberto Ravello, presso la Sala operativa di corso Marche a Torino.

“Il sistema è operante su tutto il territorio - ha dichiarato - Le sale di Protezione civile regionale e provinciali da questa mattina sono aperte e seguono attentamente l’evolversi dell’evento. Tutti i gruppi di volontari sono impegnati nell’attività di monitoraggio e verifica dell’attuazione degli interventi di emergenza che si rendessero necessari”.

Cota ha ringraziato il personale presente nella sala operativa e, in videoconferenza con l’Arpa, anche tutti i 15.000 volontari piemontesi di Protezione civile, sempre generosi nel momento dell’emergenza al servizio della collettività.

 

 

 

3 novembre ore 15. Criticità fino a domenica

Il bollettino meteorologico del Centro funzionale regionale conferma la situazione critica legata ad intense precipitazioni dalla serata di giovedì 3 al pomeriggio di domenica 6 novembre. n particolare, è previsto livello di criticità 2 (moderata) nelle zone del Toce, del Chiusella, del Cervo, in Valsesia, nella valli Orco, Lanzo, Sangone, Tanaro, nei bacini del Belbo, del Bormida e dello Scrivia, e nella pianura settentrionale (province di Alessandria, Asti, Biella, Novara e Vercelli).

Nelle altre zone (valli di Susa, Chisone, Pellice e Po, pianura e colline del Torinese, pianura cuneese e valli Varaita, Maira, Stura di Demonte) è previsto il livello di criticità 1 (ordinaria attenzione). A causa di questa situazione, dalla giornata di sabato sono attesi fenomeni di piena che interesseranno inizialmente il reticolo idrografico minore, in particolare i piccoli bacini montani che potranno generare fenomeni di trasporto in massa, per poi estendersi ai corsi d’acqua principali tra sabato e domenica. Nei settori appenninici i bacini maggiormente interessati saranno Tanaro, Bormida, Scrivia e relativi affluenti. Per quanto riguarda il settore alpino sono attesi fenomeni di piena del Po e dei suoi affluenti dal torrente Pellice fino al fiume Ticino. Sono inoltre previsti inneschi di fenomeni franosi, isolati a partire dalla giornata di sabato con una graduale intensificazione nel numero di eventi per unità di area fino alla giornata di domenica, in particolare sui rilievi alpini nord-occidentali e su quelli appenninici. Pertanto, domenica è attesa una maggiore densità di fenomeni franosi per le aree collinari, in particolare quelle meridionali.

A fronte di queste previsioni il settore di Protezione civile della Regione Piemonte ha deciso l’apertura della sala operativa regionale dalle ore 8 di venerdì 4 novembre. In linea con quanto previsto dalla direttiva nazionale sugli indirizzi operativi per la gestione delle emergenze e con la recente circolare del Dipartimento nazionale della Protezione civile, la Regione assicura l’immediata attivazione e l’impiego della colonna mobile regionale e delle organizzazioni del volontariato ed ha invitato le Province, il Coordinamento regionale del volontariato, il Corpo volontari AIB e le Prefetture a verificare l’applicazione di precise indicazioni operative riguardanti la comunicazione tra i vari enti.

Inoltre, la Regione richiede ai Comuni e alle Province sul cui territorio si stanno effettuando lavori nei corsi d’acqua a notificare alle imprese esecutrici l’adozione di tutti gli accorgimenti necessari per eliminare le interferenze indotte ai corsi d’acqua, a ripristinare la piena funzionalità idraulica e comunque a mitigare ogni possibile criticità conosciuta. Il presidente della Regione, Roberto Cota, rinnova l’invito ai cittadini piemontesi “a tenersi informati sulla situazione meteo regionale” e avvisa di aver dato “disposizioni affinché il sistema regionale di Protezione civile assuma tutte le iniziative necessarie e già preventivamente concordate per monitorare costantemente la situazione. In caso di necessità saremo così in grado di intervenire con tempestività ed efficacia”.

03 novembre 2011