Dop e igp: i consumi calano ma cresce l'export

Tutti in fila, al Salone del Gusto, ad assaggiare i cibi di qualità, ma nel carrello della spesa degli italiani gli alimenti con il marchio dop o igp ci finiscono sempre di meno e i volumi produttivi calano, anche se il numero delle denominazioni è in continuo aumento. In compenso, cresce l'export del 15%.

Sono i risultati di un'indagine dell'Ismea, l'istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, presentata il 24 ottobre alla kermesse enogastronomica al Lingotto Fiere. Il mercato interno dei prodotti a denominazione ha perso l'1,3% durante il 2009 e i consumi sono rimasti stagnanti nel primo semestre 2010 (+0,1%). L'ultimo anno ha fatto segnare anche una flessione anche in termini di valore, -2,8%. Eppure, il comparto delle dop e delle igp è in continua espansione nelle sue potenzialità, come indica l'ultima indagine dell'Istat: oltre 82.000 tra produttori e trasformatori, 138.900 ettari utilizzati, 47.300 allevamenti. Tra le dop e igp una decina di grandi marchi rappresentano l'80% del giro d'affari, mentre la gran parte delle produzioni sviluppano fatturati molto piccoli. I mercati esteri danno ossigeno al settore.

In mattinata l’Arena di Lingua Madre aveva ospitato un estratto dello spettacolo dell'attrice Lella Costa "Ragazze. Nelle lande desolate del fuori" all’interno del dibattito su "Diritti delle donne ed accesso alla terra". “Da sempre collaboro con Slow Food e ritengo che Terra Madre ed il Salone del Gusto rappresentino un'occasione unica ed importante per l'incontro tra i popoli della terra”, ha affermato l'attrice. Nel corso dell'ampio confronto sui diritti e l'accesso alla terra, voluto dalle organizzazioni Action Aid Italia e International Land Coalition, donne di tutti i continenti hanno raccontato i loro problemi. In Kenya, da pochi mesi, le donne hanno acquisito il diritto legale di essere proprietarie della terra, ma ad oggi si tratta soltanto di una legge tutta da applicare. L'auspicio è che diventi realtà a breve termine. In Malawi, invece, il diritto di successione è ancora legato ad antiche regole tribali, che consentono soltanto agli uomini di poter diventare proprietari dell’unica fonte di sostentamento. E' nato un Forum delle donne del Malawi che punta ad ottenere il risultato raggiunto in Kenya anche attraverso una maggior partecipazione alla politica. Alle elezioni parlamentari dello scorso anno, le donne sono aumentate dal 14 al 26 per cento e l'obiettivo è di ottenere una crescita della rappresentanza femminile anche nelle elezioni locali previste per il prossimo anno. E' poi giunto il grido di allarmie di una indigena argentina: "Non violentiamo la nostra madre terra. Tuteliamola e proteggiamola come una mamma fa con i propri figli".

Nel pomeriggio la Terrazza Piemonte ha ospitato la presentazione de "Gli uomini e la terra. Il patrimonio economico, ambientale e culturale del paesaggio agrario", libro curato da Laurana Lajolo per i tipi di Daniela Piazza Editore che costituisce la sintesi delle relazioni svolte durante il "Festival del Paesaggio Agrario" svoltosi nel giugno 2009 a Vinchio, località di circa 700 abitanti nel sud Astigiano dove l'attività prevalente è quella agricola e vitivinicola. La curatrice ha sottolineato che mancava un'opera ad ampio raggio sul tema quasi 40 anni, ovvero dalla "Storia del paesaggio agrario" di Emilio Sereni, edita nel 1972. Ha poi parlato della "rapina del suolo fertile", riflettendo sul drammatico dato di quattro ettari di terreno agrario produttivo cancellato ogni giorno in Piemonte. Nei vari contributi accademici emerge anche il concetto di "meticciato del territorio", con città e campagne che ormai si confondono e confluiscono in un unico contesto.

Infine, si è conclusa Terra Madre con una cerimonia alla quale ha partecipato l’assessore Giovanna Quaglia. Nel pomeriggio Terra Madre si era proposta, con la collaborazione della Regione Piemonte, come il contenitore adatto anche per presentare a livello internazionale il progetto dell’orchestra giovanile Pequeñas Huellas. I trecento bambini e adolescenti di diverse nazionalità e razze che divulgano mediante la musica la cultura della pace si sono esibiti nell’auditorium della Rai.