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Non più assistenzialismo, ma incentivi per assunzione e formazione

Le nuove azioni per sostenere il reddito delle persone in difficoltà

Niente più assistenzialismo. Il sostegno della Regione verso le persone in difficoltà per la perdita del posto di lavoro passerà dalla partecipazione a corsi di formazione capaci di fornire le competenze necessarie per favorire il reinserimento nel ciclo produttivo in un’azienda o costruire forme di piccola imprenditorialità.

Le nuove azioni che la Giunta regionale intende attuare in questo ambito sono state illustrate dal vicepresidente e assessore al Lavoro e Formazione professionale, Roberto Rosso, durante una conferenza stampa svoltasi il 21 maggio.

Sostegno al reddito. “Ci siamo trovati in eredità della precedente Giunta - ha ricordato Rosso - il bando che stanziava 11.700.000 euro per consegnare 2500 euro ai lavoratori in cassa integrazione, mobilità o disoccupazione e con reddito inferiore a 13.000 euro. Le domande pervenute sono state 14.702, quelle finanziate 4047. E’ stata una misura di carattere assistenziale che rappresenta anche un danno per il lavoratore stesso, in quanto, al di là del contributo economico, non fa nulla per reinserirlo nel ciclo produttivo. Ed è per questo che i sindacati non l’hanno accolta con favore”. “E’ pertanto l’ultima volta che si applica una misura di questo genere - ha garantito il vicepresidente - Erogare un sostegno a fondo perduto è sbagliato. Occorre invece aiutare i lavoratori in difficoltà ad avere le capacità per trovare una nuova occupazione. Per questo motivo, tutti coloro che hanno partecipato al bando riceveranno una lettera che li inviterà ad iscriversi ai corsi di formazione gratuiti della Regione, ed acquisire così maggiori ed utili competenze per ricollocarsi nel mondo produttivo oppure organizzarsi in forme di lavoro autonomo o di piccola imprenditorialità”.

Collaboratori a progetto. “Al posto del contributo una tantum di 3000 euro assegnato nei mesi scorsi a chi ha partecipato al bando per lavoratori privi di ammortizzatori sociali, i collaboratori a progetto che hanno prestato la propria opera per aziende in crisi potranno accedere - ha annunciato Rosso - a mille programmi di reinserimento, comprendenti incentivi all’assunzione e percorsi di formazione. Le persone che parteciperanno al nuovo bando otterranno 3.000 euro come sussidio incentivante che potrà essere erogato direttamente all’azienda che li assume per almeno due anni come abbattimento del costo del lavoro ed altri 3.000 per partecipare ad attività semestrali di formazione”.

“Occorre tornare - ha concluso il vicepresidente della Regione - a vere politiche attive del lavoro. In questa direzione intendiamo modificare la legge sull’apprendistato per consentire alle imprese di effettuare corsi di formazione interni”.

21 maggio 2010