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  • Il contratto di insediamento in Piemonte (0kb)

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  • L'intervento dell'assessore Giordano (0kb)

Pił occupazione con il nuovo contratto di insediamento

Numero minimo obbligatorio di posti, impianto vincolato per almeno dieci anni

Creazione di un numero minimo obbligatorio di posti di lavoro ed innalzamento a dieci anni del vincolo di mantenimento in Piemonte degli impianti produttivi sono le principali novità della versione del contratto di insediamento che la Giunta regionale ha inserito nel Piano straordinario per l’occupazione.

Questa misura, rinnovata rispetto al passato e che mette al centro i lavoratori e la necessità di incrementare l’occupazione in Piemonte, è stata presentata dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Attività produttive, Massimo Giordano, durante una conferenza stampa tenutasi il 19 luglio a Torino.

“Il nuovo contratto di insediamento è già avviato ed è finalizzato a favorire l’atterraggio e lo sviluppo in Piemonte di investimenti produttivi dall’estero, il reinsediamento di imprese che hanno delocalizzato gli impianti e l’insediamento di aziende non ancora presenti in Piemonte - ha annunciato Giordano - Rispetto alla precedente versione, la novità più rilevante è il vincolo per le aziende di assumere, ad insediamento avvenuto e ad investimento completato, almeno 50 addetti. Nel caso di un centro di ricerca il limite minimo è di 30 nuovi posti di lavoro”.

“In passato questa restrizione non esisteva - ha rilevato l’assessore - Averla introdotta significa vincolare l’arrivo in Piemonte delle imprese alla creazione certa e definita di nuovi posti di lavoro, per una positiva ricaduta sul territorio che possa essere molto più incisiva. E’ fondamentale che ogni iniziativa di rilancio economico tenga conto dei risvolti occupazionali”.

Le risorse disponibili sono 60 milioni di euro in due anni. Per l’investimento produttivo il contributo massimo sarà di 7,5 milioni, per i progetti di ricerca e sviluppo di 5 milioni (con investimento minimo da parte dell’azienda di 3 milioni), mentre per gli organismi di ricerca senza scopo di lucro sarà di 300.000 euro.

Altra novità rilevante è il vincolo di mantenimento dell’impianto produttivo e dell’occupazione. L’obbligo sale a 10 anni dalla stipula del contratto, mentre il numero dei posti di lavoro, una volta che l’impianto sarà entrato a regime, dovrà essere mantenuto per almeno 5 anni negli stessi minimi previsti per poter accedere alla misura. “L’innalzamento di questo limite - ha sottolineato Giordano - era doveroso per garantire che le positive ricadute sul territorio si estendano il più possibile. Dalla stipula del contratto all’avvio delle attività trascorre già un determinato periodo, ma noi abbiamo fatto in modo che gli effetti concreti per occupazione e sviluppo si diffondano nel tempo”.

Le domande per poter accedere alla misura vanno essere presentate al Centro estero per l'internazionalizzazione, incaricato dalla Regione della regia e della gestione del contratto nelle sue attività dirette, strumentali e connesse. La procedura di valutazione delle domande è a sportello e l’iter istruttorio si conclude in 60 giorni lavorativi.

Il primo contratto di insediamento a beneficiare delle agevolazioni previste dal Piano regionale per l’occupazione sarà quello che porterà la FGV di Veduggio (Monza) ad insediarsi in un ex lanificio dismesso di Quaregna, nel Biellese, e creare oltre 200 posti di lavoro per produrre cassetti destinati all’Ikea. L’operazione è stata presentata il 21 luglio alla presenza del presidente Cota.

19 luglio 2010