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Cittą della Salute e della Scienza di Torino: firmato il protocollo d'intesa

Sarą ubicata tra Molinette, Sant'Anna-Regina Margherita e campo Bacigalupo

La firma del protocollo d'intesaL’ambito di localizzazione prioritaria delle attività di assistenza sanitaria, didattica e di ricerca costituenti il primo nucleo della Città della Salute e della Scienza di Torino sarà il quadrante sud-est del territorio urbano, che attualmente comprende le strutture ospedaliere Molinette, Sant’Anna e Regina Margherita e l’area sportiva comunale Bacigalupo.
A stabilirlo è il protocollo d’intesa siglato il 4 agosto dal presidente della Regione, Roberto Cota, dal sindaco Sergio Chiamparino, dal rettore dell’Università, Ezio Pelizzetti, dal direttore delle Molinette, Giuseppe Galanzino, e dal direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera Regina Margherita-Sant’Anna, Bruno Riccardi.

“Questa firma - ha detto il presidente Cota - segna l’inizio ufficiale di un percorso che è frutto di una scelta condivisa sulla localizzazione della futura Città della Salute e della Scienza di Torino. Recuperiamo il tempo perso dopo cinque anni di stallo e ci sono tutte le condizioni per realizzare la struttura in città, in un’area facilmente fruibile e raggiungibile dai cittadini e dove sarà possibile insistere su un comprensorio ospedaliero già esistente che è tra i più importanti d’Italia”.

“Riprende, conferma e rilancia - ha sottolineato Chiamparino - il disegno originario del 2003, che individuava proprio quest’area come quella più idonea alla realizzazione della Città della Salute. Il comprensorio ospedaliero di Torino sud è imprescindibile per la città, ha livelli di qualità e di eccellenza elevati e sorge in un’area perfettamente strutturata per quanto riguarda la viabilità e i servizi”.

“Viene ribadito e confermato - ha detto il rettore Pelizzetti - l’irrinunciabile ruolo attivo, propositivo e progettuale dell’Università nella definizione di un modello di Città della Salute e della Scienza caratterizzato da solida interdisciplinarietà e da forte attenzione per gli aspetti della qualità della vita, della prevenzione, dell’assistenza e cura, della formazione del personale medico e sanitario e della ricerca avanzata. In questa prospettiva è stata da poco approvata la Scuola Superiore di Medicina, prima esperienza di questo tipo in Italia, in linea con la più moderna ed avanzata sperimentazione scientifica. Continua poi l’impegno dell’Ateneo nel rafforzamento degli incubatori di impresa negli ambiti collegati al settore medico, al fine di differenziare l’attività imprenditoriale ed elevare qualitativamente e quantitativamente le possibilità occupazionali”.

Il protocollo individua come prioritari gli interventi strutturali e di adeguamento alle moderne tecnologie del patrimonio immobiliare strumentale dello storico distretto ospedaliero Molinette, Sant’Anna e Regina Margherita, e in particolare la realizzazione di una torre chirurgica sulla porzione sud-ovest del comprensorio Molinette, la sopraelevazione di almeno tre piani del Centro onco-ematologico anche per attività di ricerca e la realizzazione della torre materno-infantile sul terreno di proprietà del Comune denominato Bacigalupo. Le ulteriori funzioni non collocabili all’interno del comprensorio ospedaliero potranno essere dislocate lungo l’asse di via Nizza, nelle aree a nord e a ovest del comprensorio Lingotto e nelle porzioni ancora disponibili degli ex Mercati Generali e delle ex Dogane, e collegate tra loro e con il polo ospedaliero dalla linea 1 della metropolitana.

All’Agenzia regionale per i servizi sanitari (Aress) viene affidato il compito di redigere, sulla base delle indicazioni fornite dai soggetti firmatari del protocollo, il master plan della rifunzionalizzzazione e riorganizzazione del comprensorio ospedaliero e di formulare le prime ipotesi di utilizzo delle aree di espansione delle attività della Città della Salute.

Sulla base delle analisi dei fabbisogni rilevati, si prevede di destinare 1200 posti letto alle funzioni di assistenza sanitaria, equivalenti a 200mila metri quadrati di superficie utile lorda, 40mila metri quadrati alle attività didattiche, 35mila alle attività di ricerca, 20mila per l’Incubatore e 15mila per le aree di residenza e accoglienza.

“Nel complesso l’opera dovrebbe costare circa 850 milioni di euro - ha concluso Cota - e contiamo di far partire il primo lotto di lavori entro la prima metà del 2012”.

04 agosto 2010