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Condividiamo con i papà

Corsi di formazione per i futuri padri sulla cura dei figli

La consapevolezza che i problemi legati alla maternità devono essere condivisi con il partner, che la difficoltà di conciliare la vita professionale con quella famigliare non va ritenuta un problema squisitamente femminile e che anche i padri vanno coinvolti nella cura e nelle responsabilità verso i figli è il presupposto del progetto “Condividiamo con i papà”.

Finanziato dalla consigliera di parità regionale e dall’assessorato regionale al Welfare e Lavoro, e realizzato con l’associazione “Il Cerchio degli Uomini” e l’azienda ospedaliera Regina Margherita-Sant’Anna di Torino, il progetto mette insieme professionalità diverse e presenta una connotazione fortemente innovativa.

Il percorso ideato, che vuole coinvolgere 1.500 prossimi genitori, vuole infatti promuovere una presa di coscienza del proprio ruolo da parte dei futuri padri, che devono partecipare con le loro compagne ai corsi di accompagnamento alla nascita, e favorire una condivisione famigliare che vada oltre la semplice conciliazione. Nello specifico, il progetto durerà un anno e riguarderà 70 corsi in cui si prevede un intervento di due ore per ciascuno. Durante gli incontri, curati dalla coordinatrice dei corsi pre-parto, coadiuvata da ostetriche opportunamente formate, parteciperà un rappresentante de “Il Cerchio degli Uomini”, verrà proiettato un video che illustra il ruolo e le funzioni della consigliera di parità e si parlerà, attraverso incontri individuali, gruppi di lavoro e discussioni, di norme sui congedi famigliari, stereotipi di genere, condivisione. La formazione delle ostetriche coinvolte è curata dall’associazione Scambiaidee-Il cantiere delle donne. Attualmente, sono in programma due cicli a cui parteciperanno in tutto sedici ostetriche: il primo step è in programma il 2 ottobre, il secondo si svolgerà a febbraio 2010.

“Abbiamo finanziato questo progetto perché ne condividiamo gli obiettivi - ha dichiarato l’Assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso, durante la presentazione svoltasi il 23 settembre - e crediamo nella necessità di coinvolgere i papà sin dall’inizio del percorso familiare. Sebbene la legge preveda la possibilità per i padri di ottenere i congedi per la cura dei figli, di fatto questa opportunità viene poco utilizzata per motivi economici ma anche culturali. E’ vero che gli stipendi degli uomini sono di solito più elevati, e quindi maggiore sarebbe la penalizzazione economica sulla famiglia, ma non possiamo negare che il nostro modello culturale e la suddivisione dei ruoli familiari abbiano ancora una forte incidenza nella decisione”.

laprato

23 settembre 2009