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Un logo per i nuovi prodotti agroalimentari

Le linee guida per la creazione di un sistema

I prodotti agroalimentari tradizionali, la produzione integrata e quella Ogm free, delle zone montane e delle aree inserite in un parco saranno contraddistinti da un logo che li identificherà e ne attesterà la conformità a determinate caratteristiche di qualità e tracciabilità che saranno riportate in etichetta.

Per raggiungere questo risultato la Giunta regionale ha approvato le linee strategiche per la creazione di un sistema, che, come chiarisce l’assessore all’Agricoltura, Mino Taricco, “mira a creare un modello di certificazione per quei prodotti che attualmente non ne dispongono, a differenza di dop, igp, doc e docg. Si tratta di un’importante componente della nostra produzione agroalimentare che punta sulla qualità, la sicurezza alimentare, la tracciabilità, la sostenibilità ambientale, requisiti che riteniamo fondamentali per valorizzarla. Vorrei inoltre sottolineare il ruolo che, in tutte le fasi di realizzazione di tale sistema e in tutte le successive fasi di promozione, svolgeranno gli enti e i soggetti del territorio, che sono ampiamente coinvolti. Il nuovo logo diventerà una garanzia tanto per il produttore, che potrà dichiarare in etichetta le caratteristiche qualificanti del suo lavoro, quanto per il consumatore, che saprà che cosa c’è dietro il prodotto che trova sullo scaffale”.

Operativamente, la prima fase del processo vedrà l’aggiornamento dell’elenco dei PAT (Prodotti agroalimentari tradizionali, attualmente 370 con circa 50 nuove richieste di inserimento) e l’individuazione, all’interno di esso, di quelli che hanno potenzialità di sviluppo commerciale e turistico. L’attività verrà svolta da enti di ricerca riconosciuti, che procederanno analogamente per le altre categorie di prodotti; quindi verranno definiti i disciplinari di riferimento, coinvolgendo Province, Camere di commercio, associazioni e altri soggetti interessati.

Una volta definito il logo identificativo, per quanto riguarda i PAT saranno le Camere di commercio a rilasciarlo e a controllarne l’uso, con il coordinamento della Regione; lo stesso ruolo verrà svolto dalle Comunità montane per i prodotti delle “terre alte” e dagli Enti Parco per i prodotti delle proprie aree di competenza.

A seguire, verranno realizzate azioni di promozione e valorizzazione, tra cui un sito web dedicato dove si potranno trovare i disciplinari, l’elenco dei prodotti certificati e dei produttori, i punti di commercializzazione e di somministrazione, accordi con la grande distribuzione e i ristoratori, creazione di repertori fotografici e video, attività editoriali e informative, progetti pilota nelle Province.

30 ottobre 2009