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Ancora pił tutele per i consumatori piemontesi

Una nuova legge valorizza i loro diritti per un approccio responsabile

Novità per i consumatori piemontesi: i loro diritti vengono valorizzati e puntualizzati ancora di più da una legge che si propone di attivare, in collaborazione con le associazioni del settore, iniziative capaci di sviluppare la coscienza critica degli utenti sollecitandone un approccio critico, responsabile e consapevole.

L’approvazione del provvedimento, avvenuta all’unanimità il 15 ottobre in Consiglio regionale, è stata accolta con soddisfazione dall’assessore al Commercio, Luigi Sergio Ricca: “Era importante adeguare la legislazione regionale all’evoluzione che ha interessato la materia consumeristica, assumendo quale obiettivo centrale la valorizzazione dei diritti dei consumatori e degli utenti. In particolare abbiamo posto attenzione all’importanza che vengono ad assumere l’educazione e l’informazione quali strumenti che aiutano il consumatore ad attenuare la propria debolezza strutturale nel rapporto con il mondo del consumo. Tra gli obiettivi vi è quindi quello di attivare iniziative da condividersi con le associazioni del settore, al fine di contribuire a sviluppare la coscienza critica del consumatore”.

Fra i punti salienti della legge, l’istituzione di un elenco delle associazioni rappresentative a livello regionale e la costituzione della Consulta regionale per lo sviluppo del consumerismo con la finalità di individuare in quel mondo interlocutori qualificati ed effettivamente rappresentativi. Sono stati pertanto definiti i requisiti richiesti alle associazioni per poter essere inserite nell’elenco secondo parametri che rendono più selettivi i criteri di accesso. La Consulta sarà composta da membri stabili, rappresentanti delle associazioni iscritte nell’elenco regionale. In questo modo il movimento associativo potrà liberamente ed autonomamente confrontarsi ed assumere decisioni caratterizzate dall’autorevolezza ed effettiva rappresentatività: “Si potranno valorizzare le istanze associazionistiche - precisa Ricca - facendole scaturire da un organismo che, rappresentandole unitariamente, potrà assumere la veste di interlocutore privilegiato della Regione”.

La legge di tutela disciplina anche gli ambiti di intervento tra Regione e associazioni, assegnando alla Regione, oltre al ruolo di programmatore, anche la funzione di approfondimento delle problematiche consumeristiche in particolare con il mondo della scuola. Un altro punto di rilievo è il riconoscimento normativo dello sportello del consumatore, struttura essenziale per supportare le associazioni e il rapporto che instaurano con i cittadini sul territorio. “Le novità rinvenibili nella disciplina dello sportello - sottolinea l’assessore - riguardano la definizione da parte della Regione di un numero massimo di sportelli finanziabili e gli ambiti di insediamento territoriale oltre al livello minimo di servizio da offrire al consumatore. Inoltre, l’iscrizione nell’elenco regionale non è più l’unico presupposto necessario per ottenere contributi per la gestione dello sportello, ma appunto possedere requisiti minimi di capacità organizzativa tali da rendere plausibile il rispetto degli standard minimi di servizi richiesti”.

Insomma, conclude Ricca, “è stato tagliato un importante traguardo, che consente di mettere in campo maggiori azioni e risorse dirette a tutelare il consumatore nel rapporto con il consumo e sollecitandone un approccio critico, responsabile e consapevole”.

aquaglia

16 ottobre 2009